Le cronache che hanno visto protagonisti nelle ultime settimane alcuni malcapitati passeggeri di United ed American Airlines, hanno fatto tornare d’attualità il tema dell’overbooking, una pratica certamente scorretta, ma utilizzata sempre più spesso dalle compagnie aeree. In questo articolo vi spieghiamo di cosa si tratta, quali sono i diritti dei passeggeri e i trucchi per evitare il “negato imbarco”.
Nelle ultime settimane hanno fatto il giro del mondo alcuni video amatoriali, in cui passeggeri regolarmente in possesso del proprio biglietto aereo sono stati fatti scendere con la forza dai velivoli di alcuni vettori statunitensi, dopo essere stati sorteggiati a causa dell’overbooking dei posti disponibili.
Cos’è l’overbooking
Il negato imbarco avviene quando le compagnie aeree vendono più biglietti dei posti realmente disponibili su un volo. E’ una pratica messa in atto quando i vettori, decidono di scommettere sulla percentuale statistica di persone che rinunciano o perdono il volo, al fine di ottenere il riempimento totale del volo in programma. Un comportamento quindi altamente scorretto nei confronti dei passeggeri, che purtroppo ancora oggi è legale, ma da cui i viaggiatori europei possono tutelarsi, reclamando, almeno in ambito comunitario, i propri diritti nel caso si trovino vittime di overbooking.
Il diritto comunitario: indennità ed assistenza
La Carta dei Diritti del Passeggero dell’Enac e il diritto comunitario dell’Unione Europea tutela con regole precise il viaggiatore vittima di overbooking, che ha diritto in caso di negato imbarco:
- ad una compensazione pecuniaria fra i 250 e i 600 euro, in base alla durata del volo e alla distanza della destinazione: 250 € per itinerari di volo inferiori a 1 500 km, 400 € per distanze di viaggio comprese fra i 1 500 e 3 000 km, 600 € per viaggi superiori a 3 500 km;
- ad un rimborso, una riprotezione verso il primo volo disponibile oppure una nuova prenotazione in altra data (una delle tre soluzioni a scelta del viaggiatore);
- all’assistenza, cioé diritto a pasti e bevande gratuite, pernottamento pagato in albergo, servizio di transfer da/per l’aeroporto, 2 telefonate o fax.
Avvertenza: il diritto alla compensazione economica esiste anche se il viaggiatore viene riprotetto di poche ore nel volo successivo; in questo caso, però, la compensazione può essere ridotta dalla compagnia aerea fino al 50%. Infine va ricordato che la compensazione può consistere in contanti, bonifici, buoni viaggi ed altro, ma sempre previo consenso del passeggero.
Regole valide solo per l’UE
Le regole che tutelano i viaggiatori in caso di overbooking sono valide su tutte le tariffe e classi di viaggio e per tutte le tipologie di compagnie aeree (low cost, charter, di bandiera), ma a patto che l’aeroporto di partenza sia all’interno dell’UE o che il volo sia effettuato da un vettore europeo con destinazione verso uno scalo dell’Unione Europea.
Trucchi per evitare l’overbooking
Di solito le compagnie aeree non scelgono come vittime sacrificali dell’overbooking i clienti più fedeli o che spendono di più: per questo motivo rischiano poco o nulla coloro che viaggiano in Business Class, mentre per i viaggiatori della Classe Economica il rischio overbooking può essere evitato, effettuando il check-in con largo anticipo e, se possibile, utilizzando una tessera di fidelizzazione frequent flyer.