Una guida breve, ma essenziale per i provetti autostoppisti che vogliono intranprendere questa forma economica ed avventurosa di viaggio, in modo sicuro ed efficace.
Darsi all’autostop è un viaggio nel viaggio: lungo il cammino si ha infatti la possibilità di conoscere tantissima gente interessante in modo del tutto inatteso, fare amicizia e trovarsi in situazioni del tutto originali, ma è anche un’esperienza che può nascondere insidie e rischi inattesi. Il nostro suggerimento è quello di controllare prima i voli economici in giro per l’Europa, che al giorno d’oggi ci consentono lunghi spostamenti dai costi limitati, ma se proprio non volete rinunciare all’autostop, ecco i consigli del Magazine del Viaggiatore per farlo con successo e in sicurezza
Cosa ti serve?
- Un pollice allenato: non è facile tenere il braccio teso tutto il giorno!
- Una mappa della zona è il modo migliore per avere ben chiaro il percorso che ti condurrà a destinazione. Si tratta di una misura particolarmente importante se ci si trova in un posto del quale non si conosce la lingua, un espediente per superare inutili barriere.
- Un cartello: sebbene non necessario, aumenta le probabilità d’essere notati.
- Un pennarello indelebile, in modo da cambiare itinerario in corso d’opera.
- Tanta acqua e snack, senza dimenticare l’importanza di sgranchire le gambe tra un passaggio e l’altro.
- Un sorriso smagliante ed un atteggiamento positivo: elementi fondamentali.
1. Dove e quando farlo?
L’autostop è, di norma, illegale, sebbene di solito non sia specificato come e dove è possibile farlo. Nella quasi totalità del Vecchio Continente – con alcune eccezione, come ad esempio i Paesi Bassi – vige il divieto di darsi all’autostop in autostrada, rendendo così le stazioni di servizio una scelta quasi obbligata. In alternativa è possibile tentare la sorte sulle strade interne, che precedono gli imbocchi alle autostrade: ad ogni modo, trova il punto giusto, alza il pollice e sfoggia il tuo sorriso migliore! Il momento migliore per provare ad ottenere un passaggio è invece, per una questione di sicurezza, durante le ore diurne.
2. Viaggia in coppia
Sempre meglio viaggiare in due che da soli, ancor meglio se una coppia, maschio e femmina. Potrebbe risultare piuttosto difficile riuscire ad ottenere un passaggio se, a chiederlo, sono due ragazzi, mentre se le autostoppiste sono due donne, i rischi legati a questa avventurosa forma di viaggiare persistono. Altra precauzione: se il conducente è un uomo, è preferibile che il ragazzo si sieda davanti.
3. Preparati al peggio
Stiamo calmi: pur essendo l’ultima cosa alla quale vorresti pensare, è sempre meglio tenere la difesa alta. Un coltellino, spray al pepe o qualsiasi altro espediente potrebbe rappresentare una buona forma cautelativa. Calmiamo le acque: la maggior parte di coloro che accettano autostoppisti a bordo è gente simpatica ed accomodante. Ricordi il sorriso di cui parlavamo prima?
Donne: sfoggiate la vostra “fede” in tutto il suo splendore. Autentica o fasulla, sposate, fidanzate o single, non è una cattiva idea mettere una fede al dito ed evitare le domande troppo personali. “Mio marito mi aspetta a destinazione”, “Sa dove mi trovo in questo momento”: giocare d’anticipo aiuta sempre.
4. Restrizioni sui bagagli
Probabilmente le compagnie aeree low cost hanno studiato il comportamento degli autostoppisti, prima di applicare le forti restrizioni ai bagagli: del resto, i viaggiatori dal pollice in su sono abituati a trasportare il minimo indispensabile, in modo da non creare disagio al conducente dell’auto. Uno zaino, una valigetta: niente di più.
5. Vestiti per l’occasione
Se hai intenzione di darti all’autostop, non è il caso di vestirti all’ultimo grido. Evita gli eccessi: anche il look vagabondo non farebbe una bella figura. Scegli un abbigliamento dai colori vivaci e ben visibili, utili per essere rimorchiati, sì, ma anche se dovessi ritrovarti a camminare per lunghi tratti sul ciglio della strada al calare della notte. Scarpe comode e tanta pazienza.
6. Prima di salire in auto
Trovato il conducente disposto ad accompagnarti, temporeggia e valuta la situazione: è una soluzione di viaggio sicura? Chiedi al conducente di abbassare il finestrino con una qualsiasi scusa ed approfittane per dare un’occhiata. Mostragli la mappa e consulta il tragitto: l’occasione giusta per uno sguardo fugace ed assicurarsi che la situazione sia accomodante. Convinto? Riponi il tuo piccolo bagaglio e preparati a partire!
7. Chiedere non fa male
Classica situazione: sei ormai da ore bloccato alla stazione di servizio e nessuno ha intenzione di prestarsi alla tua causa… è giunta l’ora di chiedere. Controlla le auto, i conducenti, la provenienza: hai il vantaggio di poter effettuare una scelta oculata. Senza contare che è difficile dire di no a chi ne ha bisogno: tentare non costa nulla.
8. Concediti un’interessante conversazione
Molti camionisti fanno salire a bordo gli autostoppisti per viaggiare in compagnia o restare svegli quando hanno delle consegne da rispettare. Non dimenticare che il conducente ti sta facendo un favore: quale miglior modo di ricambiare se non attraverso una gradevole conversazione? Lasciati alle spalle ogni forma di timidezza, pur restando sempre vigile, soprattutto se sei alle prime armi.
9. Uscire dall’auto
Arriva il momento in cui vuoi o devi scendere: è bene farlo in un modo carino e diplomatico. Chiedi al conducente se può fare una breve pausa alla prossima stazione di servizio o nel centro città, spiegando che, per un motivo o per un altro, ti farebbe piacere uscire dall’auto. Del resto, non sei obbligato a rispettare il percorso stabilito: se ti senti a disagio, fingi un malore o di aver cambiato i tuoi piani, mantieni la calma e la buona educazione.
10. Divertiti!
Inutile nasconderlo: i rischi ci sono. Se però hai iniziato la tua avventura, dai inizio al divertimento. Si tratta, di certo, di una forma di viaggio piuttosto particolare, che ti consente lunghi spostamenti a costo zero. Ed allora sorridi! Chi darebbe un passaggio ad una persona di cattivo umore? Buon divertimento!
Avvertenza: Il Magazine del Viaggiatore non raccomanda l’autostop come modalità di viaggio. I viaggiatori che scelgono l’autostop lo fanno a proprio rischio e pericolo. Il Magazine del Viaggiatore sconsiglia inoltre di entrare nell’auto di uno sconosciuto, qualora non dovessi sentirti a tuo agio: meglio in questo caso optare per il noleggio di un’auto sul luogo o affidarsi a servizi riconosciuti ed affidabili di car pooling e passaggi in auto.
Come metodo sicuro per l”autostop si può chiedere al relativo conducente, oppure autostoppista, di prendere il suo telefonino, comporre e chiamare il proprio numero di cellulare, specificando di potersi sentire in tal modo più sicuri.
Grazie per questo ottimo consiglio!
La foto è stata scattata in Islanda, non in Norvegia :->>