I festival estivi sono, per antonomasia, un concentrato di musica, arte e divertimento. Il più delle volte il canovaccio è lo stesso: spazi ben delimitati, con una recinzione a dividere la zona interna dall’area di campeggio poco distante. Il Festival del Teatro di Avignone e la Valle delle Arti in Ungheria racchiudono l’essenza di questo tipo di manifestazione: scopriamone i segreti.
Il Festival di Avignone
Un evento internazionale, che riunisce alcune delle più rinomate compagnie teatrali: meccanismo che conferisce allo spettacolo interesse e prestigio. Particolarità di questo festival è la simbiosi che intercorre tra la città e la manifestazione stessa che, con centinaia di rappresentazioni tra ufficiali ed ufficiose, si nutre dell’atemporalità del centro storico, facendone una meravigliosa cornice per un mondo magico come quello del teatro.
L’arte s’impossessa delle strade della città papale da ben 64 anni e dona a tutti la possibilità di prendere parte alle rappresentazioni: si tratta infatti di un festival che sfrutta ogni spazio capace di riunire alcune decine di spettatori e mette in scena opere di vario genere, per la felicità di grandi e piccini.
Il Festival inghiottisce la città, se ne impossessa, la fagocita e la plasma: Avignone diventa un palco che mette in scena cittadini e turisti, attenti spettatori di opere metateatrali portate avanti da attori che si esibiscono in un teatro nel teatro. Le rappresentazioni vanno avanti per quasi un mese: si tengono generalmente a luglio, senza dubbio uno dei periodi migliori per visitare la città ed apprezzarne la storia.
La “Valle delle Arti” (Muvészetek Völgye)
Un festival probabilmente sconosciuto ai più, almeno in Italia. Si tratta di un’ottima occasione per venire a contatto con una realtà, quella ungherese, così vicina eppure così distante. Ha luogo in diverse città, tutte prossime tra loro, nelle quali si tengono spettacoli e rappresentazioni, il più delle volte del tutto gratuiti. Incuriositi? Le città che ospitano questo festival sono le seguenti: Kapolcs, Vigántpetend, Taliándörögd, Monostorapáti, Öcs e Pula.
Anche tu avverti uno strano senso di smarrimento nel leggere quei nomi? Tranquillo, siamo sulla stessa barca: eppure vale la pena ricordarli, in quanto le attività offerte sono diverse e tutte interessanti. Si parte falla musica folk/tradizionale e si giunge ai concerti rock, passando per esposizioni di fotografia, d’artigianato ed opere teatrali, senza dimenticare la letteratura e la gastronomia. Come dire: ce n’è per tutti i gusti. Il contesto in cui ha luogo il festival è semplicemente delizioso: una natura selvaggia ed incontaminata che da il meglio di sé, fungendo da cornice perfetta di questa notte da trascorrere tra musica e cieli stellati.
Per coloro che intendono regalarsi un’esperienza alternativa, i festival appena descritti offrono scorci di originalità e spiragli d’intrattenimento all’insegna di tutto ciò che è innovativo ed insolito.
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Foto di: scooterboy. Da: sxc.