Sappiamo che i piloti di linea sono soggetti a regole ferree volte a ridurre il “rischio fatica”, in nome della sicurezza dei voli. Restrizioni troppo severe? In ogni caso, mal si adattano ai singoli casi: la pensano così i 500 esperti riunitisi presso l’Organizzazione dell’Aviazione Civile Internazionale (ICAO), a Montreal.
Orario dei voli, orario di servizio, orario di riposo, numero di piloti: tutte informazioni schedate dalle compagnie aeree. Ora veniamo a scoprire che, secondo nuovi studi, l’attuale sistema è del tutto inadeguato.
La fatica del pilota non dipende esclusivamente dalla durata del volo: nuovi studi, infatti, accerterebbero che i voli diurni non incidono quanto quelli notturni ed allo stesso modo, volare verso Ovest è meno faticoso che volare verso Est. Ed ancora: quattro voli brevi possono essere più o meno stressanti rispetto ad un volo lungo, in funzione dell’individuo. Come sintetizzato dal capo della sezione operazioni aeree presso l’ICAO, Mitch Fox:
Non si possono mettere tutti nello stesso paniere.
Obiettivi: sicurezza e redditività
Nasce così l’idea di rinnovare il sistema, promuovendo lo sviluppo di strumenti volti a misurare la durata del sonno dei piloti ed il loro stato di affaticamento: actigrafia da polso e polisonnografia. Certo si parla d’implementazioni piuttosto dispendiose, che consentirà ad ogni modo un guadagno economico notevole in seguito. Già: queste nuove tecnologie puntano infatti a rendere il sistema più flessibile… e quindi più redditizio.
Air New Zealand e Delta hanno già mosso notevoli passi in avanti, seguendo le linee guida suggerite dall’ICAO. Ma non sono di certo le uniche: EasyJet, la compagnia aerea inglese a basso costo, sta facendo esattamente lo stesso. Ad ogni modo, le nuove norme ICAO entreranno in vigore a partire dal 15 dicembre, con gli stati liberi di decidere se applicarle o meno sul territorio di competenza ed avviando, in tal caso, le negoziazioni con i vettori. Siamo pronti a scommetterci: con questo nuovo sistema, i piloti potranno dormire sonni tranquilli…
Lo sapevi che gli iPad stanno lentamente sostituendo la documentazione di volo?