Turisti da tutto il mondo (anche dall’Italia) siete avvisati: il vostro soggiorno in Veneto sarà tassato di €1 al giorno. È questo quanto prevede il nuovo decreto in discussione in questi giorni. Economisti e specialisti del settore turismo danno pareri discordi in merito alla bontà di una manovra che, da un lato, porterà denaro sonante nelle casse comunali e, dall’altro, rischia di intimorire i visitatori che raggiungono la regione in ogni periodo dell’anno: scopriamone i dettagli.
Il Veneto del futuro
Marino Finozzi, assessore al turismo, la chiama “imposta di animazione turistica” e crede fermamente nella bontà di un’operazione che porterà una vera e propria pioggia di euro nelle casse amministrative della regione. Detto così, sembrerebbe un’operazione intelligente: ma per chi? Non di certo per i tanti turisti che vi giungono ogni anno e che, a detta di Marco Michelli, presidente di ConfTurismo, preferiranno trascorrere le vacanze altrove.
Un’idea – perché di questo si tratta al momento – che, dovesse andare in porto, dimostrerebbe, quantomeno, parecchie difficoltà d’applicazione: €1 in più in ogni struttura recettiva della regione, significa che verranno indistintamente tassati i soggiorni in un hotel 5 stelle, piuttosto che un posto letto in una pensione. Altro dubbio: saranno tassati anche i veneti in vacanza in veneto? Se no, verranno applicati 2 listini prezzo separati? I nodi da sciogliere, anche a livello politico, sono ancora molti.
Il denaro, si sa, rende appetibile e convincente ogni possibile strada: del resto, tra percorsi artistici ed eno-gastronomici, stazioni sciistiche, turismo religioso,
località balneari, eco-turismo e compagnia bella,
si parla di un totale che sfiora le 60 milioni di unità
per le strade della regione ed il conto in Euro è
presto fatto. Ma le novità non si fermano qui…
Venezia in alto mare
No, il fenomeno dell’acqua alta, per una volta, non c’entra: si tratta di una notizia che sta impazzando all’estero e che potrebbe presto interessare tutti i viaggiatori diretti nella città lagunare: pare che i voli per Venezia, così come i treni o le navi presenteranno in breve tempo una nuova voce: “tassa d’ingresso“.
Al momento si tratta di un’ipotesi ed il totale da corrispondere dovrebbe avere valore nominale: anche in questo caso si parla di circa €1, anche se al momento non ci sono fonti certe. Certo, dopo la tassa sui bagni pubblici, cosa s’inventeranno nella città dei canali?
Perché queste tasse?
Le motivazioni alla base di un’ipotetica introduzione di tasse di questo tipo è da ricercare nel nuovo sistema turistico che ridurrà al minimo la liquidità delle regioni per quanto riguarda l’amministrazione del terziario. Per quanto riguarda Venezia, gli effetti dell’innalzamento dell’acqua e del riscaldamento globale, sono accentuati dalla particolare situazione idrografica, che costringe la città a dispendiosi espedienti per mantenersi a galla (in tutti i sensi). Pare dunque giusto che i turisti contribuiscano, pur con un costo simbolico, alla tutela di un patrimonio universale.
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Foto di: leonardobc, boymk, josecarli. Da: sxc.