Monica ha 38 anni, è nata a Gaeta e lavora come impiegata a Roma. La sua passione per i viaggi e il mare l’hanno spinta ad aprire 4 anni fa il blog Turista di Mestiere, dove, insieme ad altri blogger/viaggiatori, racconta di viaggi inusuali e di destinazioni fuori dai circuiti turistici classici perché, come scrive sul suo blog, “spesso il bello si nasconde e spetta noi scoprirlo”. Conosciamola meglio.
1. Buongiorno Monica. Come nasce il blog “Turista di Mestiere” e in cosa si differenzia da altri blog di viaggi?
Il blog nasce per caso. Volevo condividere con i miei amici le avventure che vivevo durante i viaggi. Scrivevo e pubblicavo per una ristrettissima cerchia di persone. Poi ho scoperto che a leggermi erano in tanti. E non si limitavano a leggere: ma interagivano, chiedevano consigli, spiegazioni, itinerari…
2. Quando hai capito che viaggiare era così importante per te?
Che viaggiare fosse importante, l’ho capito fin dal primo viaggio. Non ho aspettato neppure di disfare la valigia per prenotare il secondo. Da subito mi sono orientata su mete di nicchia. Partendo (purtroppo) in periodi di grande affluenza ho dovuto affinare la ricerca per evitare il caos in vacanza, nemico giurato della serenità, della scoperta, di tutti i benefici di un viaggio.
3. Molti si chiedono com’è possibile conciliare la passione per i viaggi (e il fatto di viaggiare frequentemente) con gli impegni della vita quotidiana. Tu cosa rispondi in proposito?
Se il viaggio fa parte della tua vita quotidiana, non è necessario troppo impegno per conciliare gli impegni. Il limite, come dicevo prima, di partire solo in determinati periodi è diventato uno stimolo a cercare mete fuori dai circuiti turistici e quindi (quasi) in esclusiva!
4. Di solito come scegli le tue destinazioni? Quali sono le tue principali fonti d’ispirazione?
I libri mi condizionano molto. Dopo aver immaginato un posto leggendone le descrizioni in un romanzo sento l’urgenza di vederlo, per farlo uscire dalle pagine del libro e scoprirne la vera essenza. E’ stato così per Barcellona, con la Cattedrale del Mare, e quando ho deciso di volare a Lisbona, dopo aver letto Sostiene Pereira di Tabucchi.


5. Cosa non può mancare nella tua valigia?
Un libro, il tablet e la reflex.
6. Quali luoghi ti sono rimasti nel cuore? E per quale motivo?
La Thailandia per il calore con cui ti accoglie la gente e l’incredibile capacità di sorridere a dispetto di tutto. Il Marocco perché mi sento a casa. Ho trovato un’umanità genuina, fatta di gesti semplici e parole profonde. Rispetto e grande generosità.

7. Il viaggio più lungo che hai fatto?
In Thailandia. Venti giorni di vera scoperta. Un bagno nell’anima vera di questo Paese, nei mercatini, nei quartieri microscopici eppure sovraffollati, tra afrori inspiegabili. Eppure, amore a prima vista.

8. E’ capitato che una destinazione si rivelasse al di sotto delle tue aspettative?
No, perché difficilmente vado in posti di cui si parla tantissimo e quindi mi sento un po’ una pioniera. Parto senza avere un’idea precisa di quello che troverò. E’ difficile quindi essere delusi. Quando parlo di mete di nicchia posso intendere anche il paesello a 50 km da Roma, non necessariamente mete esotiche.
9. Un paio di posti ancora poco battuti dal turismo di massa che vorresti consigliare ai nostri lettori?
Visto che l’estate si avvicina, consiglio il nord del Marocco, tra le montagne del Rif (non avrete caldo, tranquilli!). Andate a Chefchaouen se volete scoprire la bellissima città blu. E poi, restando in tema col colore, proponiamo la Grecia: Antiparos, per le Cicladi e Kalymnos per il Dodecaneso.


10. Hai già in mente dove andrai per il tuo prossimo viaggio?
Sarò nel Gargano a fine aprile. Poi a Ibiza per un progetto che si chiama #UnusualIbiza. E poi sul Lago di Garda. Mi fermerò a giugno. Forse.
Qual è la tua destinazione preferita tra quelle citate da Monica?
Le foto del Marocco e della Tailandia sono tratte dal blog www.turistadimestiere.com