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Il Magazine del viaggiatore
  •   4 minuti di lettura

Oggi  intervistiamo Sandor, ungherese di 40 anni, designer del team liligo.com, che ci racconta della sua terra, la Transilvania, e dei suoi viaggi in Oriente all’insegna dell’arte e della creatività.

1. Buongiorno Sandor. Cosa significa per te viaggiare?

Niente mi fa sentire libero come quando sono in viaggio. Viaggiare per me significa avere l’opportunità di conoscere culture, stili di vita, forme artistiche lontane dalle mie, e ciò rappresenta anche un’importante fonte d’ispirazione per il mio lavoro di designer.

Sandor

2. Cosa non deve mai mancare nella tua valigia?

La fotocamera e gli strumenti per disegnare. Disegnare per me non è solo un lavoro, ma anche una passione, un’esigenza sempre presente, ancor di più in viaggio, dove ho l’abitudine di rappresentare le mie esperienze e i luoghi visitati con i miei pennelli, come se fossero degli appunti di viaggio.

3. Come scegli le tue destinazioni? E come organzzi i tuoi viaggi?

Scelgo le mie destinazioni in base a tre criteri: la bellezza paesaggistica del luogo, la ricchezza del suo patrimonio artistico e culturale e la vivacità delle nuove tendenze dell’arte contemporanea.

4. Il posto più lontano dove sei stato?

La Corea del Sud. Quattro anni fa sono stato invitato a Seoul, quale rappresentante del mio Paese per un simposio internazionale sull’arte contemporanea.

Seoul

Il mio contributo è stata un’opera di Gps drawing (il disegno satellitare effettuato su una mappa grazie al sistema Gps, ndr.): l’itinerario rappresentava l’immagine di un gemello siamese con le due teste rivolte una contro l’altra, a simboleggiare la condizione delle due Coree, un’unica nazione divisa in due Paesi contrapposti.

Il disegno satellitare di Sandor a Seoul (1)
Il disegno satellitare di Sandor a Seoul (2)

Devo confessare, però, che ho trovato più interessanti la campagna e le zone circostanti Seoul della stessa capitale sud-coreana, a mio avviso troppo occidentalizzata.

5. Il luogo che finora ti ha colpito di più?

Dico l’India, senza esitazioni. Una paio di anni ho preso un volo per Mumbay, da dove ho ridisceso la costa orientale del Paese, per poi rientrare nell’entroterra, fino a Bangalore.

Mumbay

Visitandola ho capito che l’India è un universo pieno di contrasti estremi, sia a livello sensoriale odori, colori, saporiche sociale (le estreme disuguaglianze; l’antico, e per certi versi crudele, sistema delle caste).

Bangalore

Pur accogliendo bene i turisti, l’India dà l’impressione di essere un mondo autosufficiente, mai completamente penetrabile dalla cultura occidentale e questo dà al turista un inevitabile, ma stimolante, senso di estraniamento.

Eunuchi indiani

6. Che tipo di viaggiatore sei? Organizzi tutto nei minimi dettagli  o preferisci lanciarti al’avventura?

Appartengo sicuramente alla seconda categoria. Ecco un episodio che lo conferma: uno dei miei primi viaggi che ho compiuto da solo, ancora ventenne, è stato in autostop dalla mia Transilvania fino a Parigi. Purtroppo il mio budget si era quasi del tutto esaurito in Belgio, allora decisi di fermarmi a Gent e d’investire i miei ultimi risparmi per acquistare carta e colori. Così cominciai a fare il ritrattista nella città belga, fino a quando non raccolsi il denaro sufficiente per poter tornare a casa. Morale della favola: non sono riuscito ad arrivare a Parigi, ma che avventura…

7. Tu sei un ungherese szekély (la popolazione ungherese della Transilvania rumena, ndr). Cosa ci puoi dire della tua terra? E’ una destinazione da visitare?

Assolutamente sì:  la Transilvania è circondata dalla splendida catena montuosa dei Carpazi e presenta laghi meravigliosi ed una natura lussureggiante che lascia a bocca aperta qualunque turista.

Transilvania

Inoltre si tratta di  una regione  ricca di storia, crocevia di tre culture – ungherese, rumena e tedesca – con città molto interessanti da punto di vista artistico, su tutte Cluj (in ungherese Kolosvár, la capitale), Timisoara (Temesvár), Oradea (Nagyvárad), Sibiu, la città di origine romana Alba Iulia (in magiaro Gyulafehérvár)  e Turda, chiamata la “città del sale” per le sue incredibili saline; senza dimenticare di visitare i tanti castelli medievali, come quello di  Bran, ovvero il castello del conte Dracula!

Cluj (Kolosvár)

8. La tua prossima destinazione?

Mi piacerebbe visitare due posti tra loro molto diversi, ma che esercitano su di me lo stesso fascino: New York e la Cina.

Siete già stati in una delle destinazioni visitate da Sandor? Condividete le sue impressioni?

Foto: Sandor, Cristian Bortes, Deieameth / Wikimedia cc.

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