Uno dei momenti più interessanti di ogni viaggio è l’incontro con la cucina locale. Tuttavia, quando si mangia all’estero, è bene tenere conto di alcune precauzioni in ambito alimentare, se non si vuol passare il resto della vacanza in ospedale o chiusi in albergo.
Quando viaggiate all’estero evitate di proposito i ristoranti italiani e preferite andare alla scoperta della cucina del luogo? Bene, allora prestate attenzione a ciò che vi sconsigliamo di mangiare per ragioni igienico-sanitarie.
Evitare bancarelle o ristoranti poco puliti
Cominciamo subito con una regola di buon senso: se la bancarella o il ristorante sulla strada da cui provengono invitanti odori culinari appaiono sudici e molto sporchi già alla prima impressione, immaginate in quali condizioni igieniche saranno tenute la cucina e tutto ciò che non viene mostrato ai clienti! Quindi, anche se siete culturalmente molto aperti e desiderosi di scoprire nuovi sapori, desistete sul momento e continuate a cercare un posto più pulito dove mangiare.

Molluschi, pesci, crostacei
Sono i prodotti provenienti dal mare i cibi che di solito presentano più rischi. Se mangiati crudi, infatti, possono provocare intossicazioni da frutti di mare, reazioni allergiche agli sgombroidi (la seconda patologia più diffusa tra i turisti dopo la diarrea del viaggiatore) o altre patologie come la ciguatera, causata dal consumo di pesci predatori che hanno ingerito molluschi ed altri pesci tossici.

Meno frequente ma molto più pericoloso è l’avvelenamento da pesce palla. Se ad esempio decidete di volare a Tokyo e, una volta giunti in Giappone, volete assaggiare il tipico piatto locale chiamato fugu (a base, appunto, di pesce palla), prestate attenzione ai luoghi dove andate a mangiare e ricordatevi che nel Paese del Sol Levante sono autorizzati a cucinare questo pesce soltanto i cuochi diplomati in una speciale scuola, che insegna loro come eliminare tutte le tossine contenute nel pesce palla.
Altri cibi da evitare
Come norma generale è sempre meglio optare per piatti caldi ed evitare i cibi crudi, poco cotti o freddi. Il sito della Società italiana di medicina dei viaggi e delle migrazioni ha stilato una lista degli alimenti più a rischio in viaggio, soprattutto quando ci si reca nei Paesi caldi e che presentano scarsi livelli igienico-sanitari. Ecco quali sono:
– Ghiaccio, acqua non purificata o contenuta in bottiglie vendute non sigillate (anche per lavarsi i denti);
– Buffet freddi di carne o pesce;

– Creme all’uovo o alla panna e salse crude all’uovo;
– Verdura non cotta;
– Latticini e latte non pastorizzati;
– Frutta già sbucciata e macedonie già pronte.
