Il Magazine del Viaggiatore
La vista di cui si gode dall’hotel di nuova costruzione è davvero spettacolare… ma per chi? Il “Boom Boom Room” si trova al 18° piano e offre una magnifica veduta su Manhattan, grazie alle sue finestre alte 3 metri. Al contempo, i clienti stessi diventano “attrazione” per i turisti di passaggio, derubati di ogni privacy.
Finestre che offrono una “sorprendente” vista in ambo le direzioni. New York, siamo nei pressi dello Standard Hotel, quanto basta per notare la sua peculiarità: puntando il naso verso il 18° piano, si possono scorgere gli ospiti dell’albergo… alle prese con la toilette. Da segnalare, inoltre che i turisti di passaggio sono molti: a pochi metri sorge infatti il Parco High Line, un’attrazione per tutta la famiglia. Se sei di passaggio e tuo figlio ti chiede: “Mamma, cos’è quello?” comincia a preoccuparti…
La vista esterna è davvero eccezionale, ma quella verso l’interno è terrificante!
Queste le dichiarazioni di un cliente australiano di 55 anni al New York Daily News, che racconta la sua esperienza sfortunata:
Ho visto persone indicarmi a gesti: seduti sul trono regale, non ci dovrebbe essere nessuno a guardarti.
Poi scopriamo che la struttura è frequentata da personaggi di spicco, del calibro di Leonardo DiCaprio e Cameron Diaz, e tutto diventa più chiaro, specie considerando che i due sono noti esibizionisti. Gli addetti, poi, non fanno nulla per mettere in guardia i clienti da eventuali occhi indiscreti, benché sia lecito ipotizzare che, chi vi giunge, sia al corrente delle particolarità della struttura. E chi non lo è, è autorizzato a sentirsi in trappola…
Offerte voli New YorkDifficile credere a una semplice dimenticanza da parte della direzione dell’albergo, specie dopo il recente rifacimento dei servizi igienici. Operazione di marketing? Possibile: sta di fatto che il mondo del turismo inizia a parlare di questa struttura e il numero di clienti aumenta di pari passo. Così come aumentano i reclami. E cosa fanno, dunque, quelli dell’albergo? Installano delle tende, prima che la polemica si accenda ulteriormente.
Ti ricordi della “mostra per esibizionisti” di Sydney?
