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Una dichiarazione d’intenti? Un sogno utopico? Sembra proprio che il vulcanico numero 1 del vettore irlandese, Michael O’Leary, stia pensando in grande. L’obiettivo dichiarato è di trasportare 120 milioni di passeggeri l’anno sulle rotte europee a corto raggio. Scusate se è poco…


120 milioni di passeggeri annui entro 10 anni

Al giorno d’oggi, Ryanair trasporta la bellezza di 79 milioni di passeggeri l’anno, numeri che, stando alle ultime dichiarazioni, non soddisfano (ancora) i piani alti della compagnia con sede a Dublino. L’obiettivo dichiarato è di crescere di un ulteriore 50%, portando il numero di viaggiatori che scelgono Ryanair ogni anno a quota 120 milioni nei prossimi 10 anni.

Numeri da capogiro, eppure non impossibili, considerando la crisi che investe il settore e che miete vittime tra le dirette concorrenti più piccole e costringe le compagnie aeree regolari a tagliare rotte “secondarie”, pur di far quadrare i bilanci. È il caso di bmibaby, che ha chiuso i battenti quest’estate o dell’italiana WindJet. Ma anche di affermati vettori di linea, quali Air France-KLM, Lufthansa, Alitalia e Iberia, tutte costrette a rivedere, in un processo involutivo, il proprio network di destinazioni raggiunte.

Senza dubbio una chance ghiotta per una compagnia aerea in continua ascesa, che fissa ora un obiettivo chiaro.

E intanto, Ryanair attende che la Commissione Europea si pronunci in merito alla proposta di acquisto dell’irlandese Aer Lingus, un accordo da oltre £500 milioni (all’incirca €620 milioni), rigettato già due volte poiché a discapito della libera concorrenza su determinate rotte. Michael O’Leary dovrà dunque attendere febbraio per scoprire se il terzo tentativo è quello giusto.

“Le cinture di sicurezza sono inutili”

In una delle sue ultime uscite, Michael O’Leary si è scagliato contro le cinture di sicurezza a bordo, in totale contrapposizione alla sua proposta di istituire posti per volare in piedi. Un autobus con le ali o poco più, questa l’idea del CEO di Ryanair, che aggiunge:

Nell’ipotesi di un eventuale incidente aereo –  Dio non voglia – la cintura di sicurezza non ti salverà.

Dovesse accadere sul serio, prepariamoci all’idea di cabine completamente riviste, con 10 file di posti a sedere rimosse, in favore di “pratici” posti in piedi al modico prezzo di €1 per studenti e viaggiatori attenti al risparmio. Difficilmente l’atteggiamento assunto in più occasioni dal numero uno di Ryanair lo aiuterà a convincere l’autorità europea per la sicurezza aerea, chiamata in causa a decidere sul da farsi.

Pro o contro l’ipotesi di viaggiare in piedi sui voli Ryanair?

Foto: mikelo / Flickr cc.

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