In tempo d’austerity, i governi tagliano gli stipendi ed aumentano le ore di lavoro. Sacrifici resi necessari da una crisi economica che sta investendo il mondo intero. I controllori di volo spagnoli non ci stanno ed incrociano le braccia, proclamando uno sciopero di tre giorni potenzialmente distruttivo. I numeri parlano chiaro: 2 milioni di passeggeri a rischio, di cui un sesto sono italiani.
I vacanzieri diretti in Spagna durante il mese d’agosto sono allertati: potrebbero figurare nella lista dei milioni di passeggeri che si vedranno cancellare i voli d’andata o di ritorno verso le mete vacanziere spagnole.
Le cause
Come sempre, quando c’è di mezzo uno sciopero, i motivi sono da ricondurre a questioni economiche. Del resto, il paese sta tentando di risalire la china, dopo essere finito nell’occhio del ciclone, per colpa di una crisi che ha colpito anche altri stati membri dell’Unione Europea (Grecia e Portogallo su tutte). Ed ecco che, in regime d’austerity, impone grossi sacrifici: tagli a destra e a manca, che non hanno esentato i controllori di volo, che si sono visti ridurre gli stipendi del 40%.
Certo, la percentuale può sembrare piuttosto drastica, ma va detto anche che, prima dei tagli, gli uomini radar spagnoli guadagnavano in un anno più di €260.000: per dare un’idea, un italiano che copre lo stesso ruolo, con 10 anni d’esperienza alle spalle, riesce, al massimo, a mettere insieme €42.000 in 12 mesi. Il confronto è indecente anche se paragonato al totale annuo guadagnato dal primo ministro spagnolo, che si ferma a circa €65.000.
Le conseguenze
Ebbene sì: pare proprio che siamo di fronte all’estate degli scioperi da parte dei controllori di volo, una figura professionale in grado di mettere in ginocchio il traffico aereo, costringendo i milioni di passeggeri che avevano deciso di trascorrere le vacanze in Francia e in Spagna, a dover rivedere i propri piani.
C’è da dire inoltre che la data precisa d’inizio sciopero non è ancora stata fissata: tutto lascia presagire una tre giorni che interesserebbe la seconda parte d’agosto, andando a colpire il periodo più importante dell’anno, per quanto concerne il traffico turistico europeo. Gli esperti avrebbero individuato la data in cui avranno inizio i disagi che, con tutta probabilità, sarà il 18 di questo mese.
Alcune compagnie aeree, come la Ryanair, hanno formalmente chiesto al governo d’intervenire, attraverso l’attuazione d’un progetto atto a garantire il normale svolgimento dei servizi aerei. Si tenga conto che il turismo rappresenta l’11% dell’economia spagnola ed uno sciopero andrebbe a colpire direttamente questo settore, con conseguenze gravi ed immaginabili.
Cosa fare in caso di conferma dello sciopero?
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I viaggiatori dovrebbero restare in contatto con le compagnie aeree, aggiornandosi sulla situazione dei voli verso la Spagna. Controllare regolarmente il sito ufficiale del vettore che opererà il vostro volo.
- I passeggeri interessati avranno ad ogni modo la possibilità di prenotare gratuitamente un volo con la medesima compagnia, in una data differente. Qualora quest’opzione non fosse di gradimento del passeggero, costui ha diritto ad un risarcimento economico.
- In casi del genere, la soluzione migliore sta nel tenersi flessibili in merito alle date di viaggio: partire un giorno prima o tornare un giorno dopo, potrebbe aiutarvi a non rovinare un’intera vacanza. Entrate in contatto con l’hotel prenotato: cercheranno sicuramente di venirvi incontro.
- Quando non c’è altra soluzione, vai da un’altra parte. Se il tuo volo è stato cancellato ed hai la possibilità di prenotarne gratuitamente un altro, perché non ne approfitti scegliendo un volo per la Grecia?
- Rileggiti per bene le condizioni d’aquisto: hai diritto ad un rimborso nel caso di un’interruzione dei servizi aeroportuali? Se sì, puoi dormire sonni tranquilli.
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