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L’emergenza in Russia non si arresta. Gli incendi non danno tregua al paese, mettendo in ginocchio la capitale, Mosca, così come altri importanti centri. Gli aeroporti registrano un’attività limitata ed intanto la Farnesina fa sapere: evitate i viaggi non necessari. Vediamo nel dettaglio qual è la situazione nel paese in queste fasi concitate.

Centinaia di roghi quotidiani hanno letteralmente messo in ginocchio un paese, che si ritrova nel bel mezzo di un’emergenza naturale. La stima dei danni è incresciosa: si calcola che sia andato perso il 20% del raccolto di grano di quest’anno ed il governo ha messo al bando l’export dei prodotti nazionali.

Le cause

Una temperatura media fuori dal normale. Si parla di oltre 40°, un caldo che sta mettendo a dura il paese, rendendo difficili le operazioni di ripristino della normalità e d’assistenza ai soggetti maggiormente a rischio. Gli sforzi si moltiplicano, ma la furia devastante della natura pare aver ancora oggi la meglio: più di 500, infatti, sono i roghi attivi ad oggi, circa la metà quelli spenti finora. Si rendono necessari gli aiuti dalle altre nazioni, che non tardano ad arrivare.

Aiuto ed assistenza

russiaIl governo fa sapere d’aver messo a disposizione dei cittadini 120 centri “anti-smog”: delle camere fornite d’aria condizionata, installate presso ospedali e strutture pubbliche, in cui è possibile riprendere le normali attività respiratorie.

Anche gli aiuti dall’estero non tardano ad arrivare: le nazioni che hanno risposto prontamente sono la Francia, la Germania e la Polonia, che hanno provveduto all’invio di uomini e velivoli, utili alla causa.

Le conseguenze

I numeri non sono confortanti: da quando è divampato il primo rogo, la lista dei defunti è salita a quota 50. Intanto i centri sanitari rilasciano i risultati di alcuni esami effettuati sulla nube che sta avvolgendo città come Mosca e San Pietroburgo: pare che il livello di particelle tossiche sia piuttosto elevato, con rischi non indifferenti per la salute.

L’emergenza raggiunge anche il mondo dello sport e la federazione nazionale di calcio ha annullato due partite previste per lo scorso fine settimana. Più stabile, invece, la situazione che aveva destato maggior preoccupazione: stiamo parlando della centrale nucleare di Sarov, avvolta dalle fiamme degli incendi divampati nelle foreste circostanti, prontamente sedate dagli addetti ai lavori.

L’influenza dei roghi su trasporti e turismo

pompieri intenti a spegnere un incendio

Il fumo che ricopre le principali città russe è stato osservato dai satelliti della Nasa, che non hanno esitato nel paragonarlo alla nube vulcanica generatasi dall’eruzione del vulcano islandese. I principali disagi si registrano, ovviamente, nel settore del trasporto aereo: all’aeroporto Domodedovo di Mosca sono migliaia le persone rimaste bloccate nella struttura a causa dei voli cancellati. Regolare, almeno per ora, la situazione dei voli operati nell’aeroporto internazionale Sheremetyevo di Mosca. Anche la metropolitana moscovita è stata, nel frattempo, raggiunta dal fumo che invade in queste ore la città. E intanto il meteo non rilascia buone notizie: l’ondata di caldo che ha attanagliato il paese la settimana scorsa, non sembra arrestarsi nei prossimi giorni.

L’unità di crisi della Farnesina avverte i turisti italiani: “Non viaggiate in direzione di Mosca, se non per motivi strettamente necessari”. Si raccomanda, inoltre, di evitare permanenze prolungate all’esterno, per evitare un’esposizione nociva all’aria aperta. Si consiglia infine di bere molta acqua e di indossare le mascherine filtranti durante gli spostamenti.

**Si attendono ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.

Foto di: edudflog, kamilzales, saine. Da: sxc.


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