Le relazioni tra agenzie di viaggio e clienti non sono sempre rose e fiori: a volte, alcune richieste dei viaggiatori sono così assurde da sembrare inverosimili. Altre, sono ancora peggio. Qui di seguito, abbiamo raccolto alcune delle più strambe testimonianze, che ci fanno ridere, sì, ma anche riflettere…
In alcuni casi sembrano scherzi, in altri frutto della cattiva sorte: tutte hanno in comune un fondo di assurdità, rasentando il ridicolo, in certi casi. Nella migliore delle ipotesi penserai: “Ma è successo davvero?”… e nel peggiore? Scopriamo insieme questa classifica a metà tra il bizzarro ed il divertente!
Thomas Cook
Qui di seguito riportiamo alcuni casi divulgati da Thomas Cook. Certe che ne hanno sentite delle belle…
- Proboscide d’elefante. In un hotel africano, un turista si è lamentato per un trauma provocato. Il motivo? Avrebbe visto un elefante eccitato, cosa che lo avrebbe traumatizzato al punto tale da rovinargli la luna di miele.
- Cose che succedono. Un turista in vacanza presso una località balneare: “La spiaggia è troppo sabbiosa”.
- Famiglia al mare. “Nessuno ci aveva avvisati che c’erano dei pesci nel mare: i nostri bambini erano terrorizzati!”.
- Coppia in viaggio. La donna si lamenta: “Non ci dovrebbero essere così tante donne in topless sulla spiaggia… mio marito non smetteva di guardarle!”. Sicuri che il problema sia con le donne?
- Turisti e merce tarocca. “Ho comprato delle Ray Ban ed erano chiaramente false!”.
- Nel ristorante dell’hotel. “La zuppa era fin troppo densa”. Si è scoperto che stava mangiando la salsa…
- In auto su di un’isola. “Nessuno ci aveva avvisati che avremmo dovuto prendere un traghetto per giungervi”.
- Ingiustizie. “Perché dobbiamo viaggiare 9 ore per raggiungere la Giamaica dall’Inghilterra, mentre agli statunitensi ne bastano solo 3?”.
- Tentazioni. “Abbiamo prenotato una camera con due letti separati, ne abbiamo ricevuta una matrimoniale ed ora mia moglie è incinta. La colpa è dell’hotel, perché ci ha fornito una camera diversa da quella richiesta”.
- Tematiche spinose. “La prospetto informativo dice che i parrucchieri non vanno in giro per le camere dell’albergo. Io e mia moglie siamo parrucchieri: possiamo prenotare qui?”.
- Questione di spazio. La camera tripla dei nostri amici è oggettivamente più grande della nostra individuale…”.
- A Barcellona. “Eravamo in vacanza a Barcellona e c’erano troppi spagnoli…”.
- Spiagge. “Eravamo in una spiaggia la cui sabbia, a giudicare dalla prospetto informativo, era di colore giallo. Ed invece rea palesemente bianca”.
- Compagni di viaggio. “Era vostro dovere di tour operator avvisarci che tra i compagni di viaggio poteva nascondersi qualche turista casinista o maleducato”.
- Zanzare. “Sono stato punto da una zanzara. Nessuno mi aveva avvertito che le zanzare pungono”.
- Problema coi biscotti. “Sarebbe auspicabile indicare nel prospetto informativo, che alcuni tipi di biscotti sono acquistabili nei negozi locali”.
- Siesta. “I negozi chiudono dopo pranzo: nessuno mi aveva avvisato che i commercianti locali sono così pigri. A me servono cose in questo momento!”.
- Piccante. “Sono appena tornato dall’India: nessuno mi aveva avvisato che si fa ampio uso di spezie, soprattutto il curry, che io, personalmente, detesto”.
- Nel parco acquatico. “Nessuno mi aveva avvisato che è necessario un costume da bagno per andare al parco acquatico”.
- Rinchiusi. Una donna ha minacciato di chiamare la polizia, poiché rinchiusa in camera. In realtà aveva posto il cartello “Non disturbare”, ragion per cui nessuno del personale vi aveva fatto accesso.
Altri casi bizzarri
Certo è che a volte, le richieste sono davvero strane. Chi lavora (o ha lavorato) in un’agenzia di viaggio lo sa bene ed ha imparato, col tempo, a mantenere la calma, a fare un respiro profondo, anche quando, una risata incontrollabile potrebbe scappare da un secondo all’altro. Ecco dunque alcuni casi registrati da agenzie di viaggio sparse in giro per il mondo:
- Una donna, inviperita, chiama all’agenzia di viaggio spagnola. Il motivo di tanta rabbia? Si era vista impossibilitata a viaggiare in treno, per raggiungere, dalla terraferma, Palma di Maiorca.
- Un uomo diretto in Sudafrica chiama in agenzia per chiedere se fosse possibile portare in viaggio una sacca ematica piena del suo sangue. Il motivo? Le strade del paese sono davvero malmesse…
- Una coppia, in viaggio per il Sahara, ha chiesto una tenda climatizzata per le loro notti nel deserto…
- Una coppia spagnola in viaggio, riceve dall’agenzia un’etichetta col nome dei due, da apporre al bagaglio da stiva. Attenzione però: affianco al nome del marito, compariva il nome di un’altra donna, per un viaggio in Brasile, mentre l’uomo avrebbe dovuto essere in viaggio d’affari… è abbastanza chiaro, no?
Hai sentito di qualche altra storia bizzarra?
Buongiorno ad entrambi e grazie per le vostre testimonianze!
@ Fabio: credo di aver letto da qualche parte di un episodio simile… All’inizio viene da ridere, poi si inizia a riflettere…
@ Federico: in effetti un solo articolo non basta. Sfogliando riviste e dando un’occhiata in rete, ci si rende conto che c’è abbastanza materiale da tirarci fuori un libro che, per dimensioni, farebbe rabbrividire Guerra e Pace di Tolstoj! 😀
Grazie ad entrambi di essere passati, vi auguro una buona giornata!
E’ incredibile come la gente spenga totalmente il cervello in vacanza (sperando che questo non sia il loro standard quotidiano!)
Io ho lavorato in ostello per anni e ne ho viste e sentite abbastanza per scrivere un libro 😀
Buogiorno Antonio,
Ho letto apost che ho trovato interessante, infatti sono molte le cose assurde che richiedono i clienti.
Io all’aeroporto di Milano ho assitito a una scena dove al check-in viene richiesto al cliente quanti colli aveva? risposta 4, la signorina diede 4 etichette da porre sulle valigie. La cosa assurda è che il marito vedendo che non riusciva mettere l’etichetta al collo gridò alla signorina che per lui era troppo piccola,. Il resto della famiglia girava per l’aeroporto con l’etichetta al collo.
Saluti
Fabio