Viaggio dei sapori in Scozia, alla scoperta delle mille note profumate del whisky, fra le più importanti distillerie della regione! Quest’oggi scopriamo insieme le tappe fondamentali di un viaggio on the road che sa regalare emozioni inattese.
Oggi vi proponiamo una selezione di località e distillerie scozzesi dove gustare il miglior whisky del mondo: pronti a partire per questo speciale itinerario alcolico?
Come arrivare e muoversi in Scozia: la migliore soluzione di viaggio per visitare le località che vi proponiamo è un volo in aereo dall’Italia fino ad Aberdeen, per poi effettuare un noleggio auto low cost nella città scozzese, per partire alla scoperta della regione dei whisky.
Benromach
Qui si produce la varietà di whisky chiamata Speyside (denominazione comune ai whisky della regione dello Strathspey). Avviata nel 1898, questa piccola distilleria continua a produrre il proprio whisky utilizzando l’acqua della vicina sorgente conosciuta come Chapelton Springs. La distilleria in questione non produce soltanto whisky a malto singolo, bensì un’intera gamma di whisky biologici certificati.

Aberlour
Per tutti quelli che ne capiscono di whisky, così come per i “semplici appassionati”, ecco una tappa obbligata del viaggio lungo la rotta del celebre distillato. Fondata nel 1879, Aberlour è una delle poche distillerie a produrre whisky secondo il metodo tradizionale. Si utilizzano botti che hanno precedentemente ospitato vini decisi o bourbon: in questo modo, il risultato è un whisky leggermente speziato e dal sentore di sherry.

Glenlivet
Molti considerano questa regione la “Bordeaux del whisky”. Tutto ha inizio con una distilleria, la Glenlivet, il cui motto non stupisce affatto: “The single malt that started it all“. La distilleria è rimasta aperta anche durante la Grande Depressione, costretta a chiudere i battenti soltanto dall’incombere della Seconda Guerra Mondiale: tradotto in soldoni, significa che in tempi bui, la Scozia ha destinato parte del grano all’utilizzo alimentare e parte per preservare l’attività delle distillerie.

Glenfiddich
Ecco un’altra tappa importante del tuo prossimo viaggio: la distilleria in questione può vantare una nota di merito o due in termini di innovazione. Gli anni ’60 e ’70 rappresentano un periodo difficile per il whisky e mentre diversi produttori sono costretti a chiudere, Glenfiddich si espande, grazie a campagne pubblicitarie mirate e ai centri per visitatori che hanno attirato l’attenzione sul marchio. Il fiore all’occhiello della casa è senza dubbio il Glenfiddich 1937, un whisky imbottigliato nel 2001, dopo 64 anni d’invecchiamento: in totale, il lotto conta appena 61 bottiglie.

Strathisla
La più antica delle distillerie scozzesi, fondata nel 1789 e perennemente attiva. Il complesso della casa produttrice è rimasto quasi del tutto invariato sin dalla sua nascita, ragion per cui viene (a ragion veduta), annoverato tra i punti di riferimento storici della regione. Ogni tour si conclude con un sorso di Chivas Regal invecchiato 12 o 18 anni.

Cardhu
Non tutte le distillerie condividono la stessa storia. Cardhu, nei pressi di Archiestown, è stata fondata da un contrabbandiere nel 1824. È inoltre l’unica distilleria gestita, ai suoi inizi, principalmente da donne: prima la moglie del fondatore, che vendeva il prodotto ai passanti attraverso la finestra della cucina, poi la loro figlia. Ad oggi, Cardhu produce buona parte del whisky utilizzato nelle miscele di Johnny Walker.

Splendida guida, stavo proprio cercando qualcosa del genere!
Ciao Corrado, grazie del gentile commento!
L’argomento dell’articolo viene da una passione personale: non ti nascondo che anche io pianifico da tempo un viaggio del genere! 🙂
Ti auguro una buona giornata, sperando di rivederti presto sul nostro blog!