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Il Magazine del viaggiatore
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Il titolo giusto potrebbe essere “Il buono, il brutto e il cattivo”, scomodando un mostro sacro del cinema. Vediamo dunque per alzata di mano quanti di voi hanno avuto modo di assaggiare il cibo a bordo. Bene, ora vediamo quanti ne conservano un bel ricordo… ecco: era proprio qui che volevamo arrivare.


Il cibo servito in volo, per un motivo o per un altro è da tempo immemore accompagnato da una cattiva reputazione. Ma perché? I viaggiatori mostrano sempre una certa diffidenza quando la hostess di turno si approssima con fare disinvolto, un sorriso a 36 denti e sentenzia: “Pollo o pesce?“. A questo punto cerchi di dare un’occhiata fugace all’aspetto delle due pietanze e realizzi che non è facile distinguerle: non c’è speranza. Persino il sapore risulta piuttosto simile.

Ancora una volta: ma perché?

Alcuni esperti spiegano che le cause sono da ricercare nell’ambiente poco adatto alla consumazione dei pasti: il rumore di sottofondo di alcuni passeggeri fin troppo attivi potrebbe addirittura incidere direttamente sul sapore del cibo. Pare infatti che il forte rumore esercita un effetto negativo sulla percezione del dolce e del salato: ecco spiegato il sapore “blando” delle pietanze servite a bordo.

La soluzione: gli stessi studi rivelano che i passeggeri abituati ad ascoltare musica in viaggio, sono più inclini ad apprezzare il cibo servito a bordo. La ricetta per un piatto delizioso è dunque servita: al momento del pasto (o poco prima) collega il tuo lettore mp3 o il sistema d’intrattenimento già presente a bordo e la cena sarà sicuramente (o quasi) deliziosa.

Non è poi così male…

Il cibo servito sui cieli d’Europa è prodotto in gran parte dalle 2 maggiori compagnie: la Dobbs, con sede in Svizzera e la tedesca Sky Chefs. Soddisfare i milioni di passeggeri che volano quotidianamente a bordo delle 260 e passa compagnie aeree servite da uno dei due colossi di cui sopra richiede grossi sforzi e tempi di consegna brevi, non ci sono segreti: si calcola che la maggior parte dei pasti viene preparata tra le 14 e le 16 ore che precedono il volo.

Cibo a bordoE cosa succede dopo la preparazione? Lo si raffredda con macchinari appositi e si passa dunque al confezionamento. Tutto pronto: i camion caricati a puntino consegneranno i pasti alle compagnie direttamente all’aeroporto, dopodiché saranno caricati a bordo (generalmente un’ora prima del volo) e dunque riscaldati prima di essere serviti.

“Perché mi sento pieno dopo il pasto consumato a bordo?”

Mettetevi comodi: inizia la lezione di scienze. La bassa pressione in cabina tende a gonfiare il tuo corpo, soprattutto i piedi. Il gonfiore ovviamente interessa anche gli organi interni: come puoi immaginare, un intestino gonfio non aiuta di certo la digestione ed il processo si allunga inevitabilmente. Teoricamente bisognerebbe dunque preferire quei cibi che necessitano di una quantità di ossigeno inferiore per essere digeriti: i carboidrati nella fattispecie. I cibi a base di carne messi a disposizione dalle compagnie aeree sono dunque quelli più difficili da digerire, in quanto ricchi di proteine.

La soluzione: mangia alimenti ricchi di carboidrati a poco a poco durante il volo.
Consiglio avanzato: scegli un pasto speciale.

Hai mai desiderato di essere vegan per un giorno? Pietanza Indù? Ecco la tua occasione! Le principali compagnie aeree forniscono la possibilità di scegliere pasti che soddisfino le esigenze di ogni passeggero, che si tratti di necessità legate alla salute, alla religione o a convinzioni personali. Diamo un’occhiata ai pasti speciali serviti a bordo di Alitalia:

  • Leggero (assenza di ingredienti che possano causare disturbi gastrici)
  • Diabetico (incremento carboidrati complessi, prodotti poveri di grassi)
  • Senza glutine
  • Ipocalorico
  • Ipocolesterolo (cibi ricchi di fibre)
  • Iposodico (bassissimi contenuti di sale)
  • Senza lattosio
  • Vegan
  • Vegetariano (con latticini ed uova)
  • Vegetariano asiatico
  • Kosher
  • Musulmano
  • Indù
  • Pasti per i bambini

Se hai avuto cattive esperienze con il duopolio “pollo o pesce”, le scelte qui sopra potrebbero offrire la soluzione giusta al problema. Il trucco? Nella stragrande maggioranza di casi è necessario prenotare il pasto speciale con 24 o 48 ore d’anticipo sull’orario di partenza.

Vogliamo sentire la tua storia in merito ai pasti consumati ad alta quota! Cosa te ne pare? Fai sentire la tua voce!

Foto: d’n’c, vincelaconte / Flickr cc.

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