L’abbiamo vista tutti almeno una volta in TV, i più “fortunati” l’hanno usata per spostarsi da un quartiere all’altro della capitale giapponese: stiamo parlando della metropolitana di Tokyo. Efficienza e tempestività si scontrano talvolta con esiguità di spazio e d’ossigeno: il motivo? Un bacino d’utenza cui nemmeno una delle più efficienti linee metropolitane può far fronte. Ed è così che i volti si spiaccicano alle pareti ed il sudore permea l’aria…
Il sovraffollamento dei mezzi e dei luoghi pubblici è qualcosa cui gli abitanti di Tokyo sono abituati: un dato scioccante, se si pensa che il contatto fisico in pubblico non è visto di buon occhio. Ciò spiega senza dubbio la decisione dell’azienda che gestisce la metropolitana locale di assumere gli “spingitori”, dipendenti che fanno dei vagoni il corrispettivo urbano dei file .zip, in cui sono “archiviate” migliaia di persone.
E dove non arriva l’immaginario occidentale, giunge impetuoso l’obiettivo di Michael Wolf, che ha immortalato l’essenza di questo concetto in alcuni singolari scatti, che hanno come soggetto i volti provati dei viaggiatori paganti.
Un foto-viaggio nella “Tokyo Metro”
Mai stato nella metropolitana di Tokyo?