Sei in dolce attesa e hai un viaggio in programma? Alcune compagnie aeree consentono l’imbarco solo soddisfacendo determinati requisiti. Scopriamo dunque come bisogna comportarsi, per evitare fastidiosi problemi al momento del check-in.
Per necessità o per scelta molte viaggiatrici in dolce attesa non rinunciano a volare e lo stato di gravidanza non è considerato dalla maggior parte dei vettori di per sé un impedimento ad accettare passeggere incinte a bordo dei propri aerei. Tuttavia, per non mettere a repentaglio la sicurezza delle future mamme e dei nascituri, molte compagnie aeree stabiliscono alcune regole in base alla settimana di gravidanza e alla natura della gestazione (as esempio se si tratta di una gravidanza multipla o presenta delle complicanze).
Sciopriamo insieme quali sono le regole stabilite dalle principali compagnie di linea e low cost utilizzate dalle viaggiatrici italiane:
Ryanair
La compagnia aerea irlandese consente alle future mamme di volare a bordo dei suoi aerei fino alla 27esima settimana di gravidanza. Dalla 28esima alle 36esima settimana invece, le viaggiatrici in stato interessante devono presentare al desk e/o al gate d’imbarco una “lettera di idoneità” compilata e firmata dal proprio medico 2 settimane prima della partenza, in cui venga indicata la data prevista del parto, l’idoneità a volare in aereo della viaggiatrice e l’assenza di complicazioni relative alla gravidanza.
Ryanair invece NON consente il volo a donne incinte dopo la 36esima settimana di gravidanza. Tale divieto viene anticipato alla 32esima settimana in caso di gravidanze gemellari e multiple.
Alitalia
Il vettore italiano richiede il nulla osta sanitario Medical Information Form (compilato e firmato 7 giorni prima della partenza) alle future mamme che si trovano nelle ultime 4 settimane di gestazione o se la gravidanza è multipla o presenta complicazioni. Dall’inizio del nono mese di gravidanza è richiesta nel certificato l’indicazione della data prevista di parto. Alitalia inoltre consiglia di viaggiare con un accompagnatore dopo la 28esima settimana di gravidanza.
EasyJet
EasyJet accetta a bordo viaggiatrici in dolce attesa fino alla fine della 35esima settimana. Nel caso di gravidanze gemellari o multiple il limite è fissato alla 32esima settimana. Inoltre, se la gravidanza presenta complicazioni, la compagnia aerea low cost invita le passeggere incinte a consultare il proprio medico prima di partire.
Vueling e Volotea
I due vettori low cost spagnoli permettono di volare fino alla 35esima settimana di gravidanza. Tuttavia dopo la 28esima settimana sia Vueling che Volotea richiedono alle future mamme un certificato sanitario firmato e compilato dal medico in cui siano indicati, oltre all’idoneità al volo della viaggiatrice interessata, il periodo di validità e il numero di iscrizione all’ordine del medico firmatario.
Lufthansa
La compagnia aerea di bandiera tedesca accetta a bordo donne incinte fino alla fine della 36esima settimana, se la gestazione non presenta complicazioni. Dalla 28esima settimana è necessaria la presentazione del certificato medico in cui sia indicata la data del parto e l’idoneità al volo della passeggera.
British Airways
Le donne in dolce attesa possono volare con British Airways fino alla fine della 36esima settimana gravidanza e fino alla fine della 32esima in caso di gravidanze multiple. Tuttavia per volare dopo la 28esima settimana occorre un certificato medico, redatto entro 7 giorni prima della data di viaggio.
Transavia
Il vettore low cost accetta a bordo donne in stato interessante fino alla 34° settimana di gestazione. Se la gravidanza presenta complicazioni, occorre un certificato medico redatto in lingua inglese e rilasciato almeno 7 giorni prima della partenza.
Air France
La compagnia di bandiera francese non pone limiti precisi, ma si limita a consigliare di non viaggiare nell’ultimo mese di gravidanza e nei primi 7 giorni successivi al parto. Air France inoltre offre servizi specifici in aeroporto e a bordo dei suoi aerei, tra cui pasti speciali.