Gli auspici di questo 2012, per le compagnie aeree, non sono dei migliori. La compagnia ungherese di bandiera si è vista costretta a cessare le operazioni a causa della situazione economica e finanziaria in cui verte. Il caso non è comunque isolato: si pensi alla Spanair, non più operativa da venerdì scorso.
Malév, fondata nel 1946 come azienda di proprietà dello stato, a sorvolato i cieli di numerosi paesi, collegando Budapest con il resto del mondo, quasi ininterrottamente, per ben 66 anni. Già nel 1992 il governo ungherese diede inizio ad un processo di privatizzazione, che vide l’ingresso in campo di Alitalia, la quale acquisì il 35% della società, sebbene sette anni più tardi l’amministrazione pubblica magiara si mobilitò per riconquistarne il controllo.
Cronaca di una morte annunciata
La compagnia aerea ha visto scemare la fiducia dei fornitori, conseguenza di una liquidità piuttosto scarsa, motivo questo, che ha indotto la compagnia aerea a lasciare a terra migliaia di passeggeri già da oggi, 3 febbraio 2012.
Le similitudini con Spanair
Due casi distanti (ma non troppo) geograficamente, eppure sorprendentemente simili: ecco alcuni punti di connessione delle due storie.
- Il governo ungherese ha iniettato centinaia di milioni di Euro nelle casse della società, di forma diretta o indiretta, tra il 2007 e il 2010, proprio come accaduto alla Spanair.
- La Commissione europea ha dichiarato illegali gli aiuti, contrari ai principi di libero mercato, e per questo le compagnie dovranno devolvere quanto ricevuto.
- I continui tagli hanno impedito il ripetersi di nuovi aiuti.
- In entrambi i casi, compagnie aeree straniere stavano negoziando all’ultimo minuto l’acquisto della società: Vueling nel caso di Malév, Qatar Airways in quello di Spanair.
- Come misura cautelativa, per prevenire caos e incertezze, a seguito del fallimento, le agenzie ed i tour operator chiedono la creazione di un fondo di garanzia.
Disagi a Roma
L’effetto domino raggiunge anche il nostro paese, con i passeggeri bloccati in aeroporto, in attesa di un volo che non partirà. Ore 9:55, siamo a Fiumicino: sono in 140 a mettersi in fila per le procedure d’imbarco. Poli la notizia. C’è chi si mobilita per scovare soluzioni alternative, come i voli offerti da Alitalia, benché più scomodi, giacché non diretti.
Intanto Wizz Air, la compagnia ungherese low cost, fa sapere che verrà incontro alle esigenze dei viaggiatori in possesso di un biglietto aereo Malév, predisponendo voli a tariffe agevolate. 14 le tratte coperte, benché verso aeroporti o, talvolta, città diverse (qui la lista). Tutti i voli sono in partenza da Budapest ed hanno un costo di HUF9.900 (€35 circa).
Ad ogni modo, i viaggiatori che hanno già acquistato un titolo di viaggio con la compagnia ungherese, possono entrare in contatto con Malév, per eventuali rimborsi e risarcimenti. Qui i numeri utili:
- Dall’Ungheria: 06 40 21 21 21.
- Dall’estero: +36 1 802 11 11.
Intanto, la compagnia sta trasferendo i passeggeri su altri voli, operati perlopiù dalla tedesca Lufthansa.
Prospettive future
Sebbene sia troppo presto per parlarne, non si sono fatte attendere le dichiarazioni del primo ministro Viktor Orban, il quale ha espresso il suo rammarico per l’accaduto e non esclude la creazione di una nuova compagnia nazionale, proprio come avvenuto per Alitalia, o più probabilmente l’ingresso in campo di investitori stranieri.
Tuttavia, si tratta di affermazioni da prendere con le pinze, dati i problemi cui si è imbattuto il governo magiaro negli ultimi tempi e ad una situazione economica nazionale non esattamente rosea.
Colpito dalle cancellazioni? Cosa ne pensi di questo 2012 del settore del trasporto aereo?