Spesso ci ritroviamo ad elogiare gli aeroporti di tutto il mondo per i servizi offerti, per l’intrattenimento tra un terminal e l’altro e per il comfort di cui i viaggiatori possono godere. Ma hai mai dato un’occhiata ad un aeroporto dal di fuori? Il 99% delle volte si tratta di grossi agglomerati di cemento e plexiglas: oggi ci concentriamo sul restante 1%.
Caraibi – Un gabbiano? No, un Airbus!
Ne vedono di cotte e di crude i bagnanti di Sint Maarten: qui la pace che credevi di trovare in un paradiso caraibico è seriamente minacciata. Il perché è da ricercare nella progettazione dell’aeroporto locale, che richiede da parte dei piloti, manovre di decollo e di atterraggio alquanto originali, ritrovandosi, di fatto, costretti a volare piuttosto bassi, fin troppo vicino alla “tranquilla” spiaggia locale. Niente paura: i bagnanti non corrono alcun pericolo. Almeno in teoria.
Bangkok – Partita a golf, aerei permettendo
Palla in buca, che bel par! Prossima buca: la 10°. Ma cosa succede? Siamo costretti a sospendere la partita. Il motivo? La prossima buca si estende dall’altro lato della…pista dell’aeroporto internazionale di Dong Mueang, rendendo, di fatto, interminabili le partite a golf. Sicurezza a rischio? No: viste le “particolari” circostanze, pare che il campo da gioco sia ad accesso limitato.
Osaka – L’aeroporto? Un’isola artificiale
Benvenuti ad Osaka! Ehi, un momento: ma siamo su un’isola! Già, artificiale, per la precisione. Pochi chilometri quardati, per uno degli aeroporti più bizzarri al mondo, non solo perché si trova in mezzo al mare: pare che sia stato costruito interamente riciclando i rifiuti urbani e si erge a mo’ di portaerei nel bel mezzo della baia di Osaka. I piloti giudicano più che positivamente l’aeroporto giapponese, collocandolo ai vertici per sicurezza e facilità delle manovre. Un rischio remoto? Le maree, che potrebbero sommergerlo.
San Paolo – Atterraggio in mezzo alle case
Cosa succede nella metropoli brasiliana? Succede che l‘aeroporto Guarulhos, un tempo costruito fuori le mura cittadine, si ritrova ad essere parte integrante della città, vittima della grande espansione degli ultimi decenni. Siamo pronti a scommettere, che i piloti non ameranno effettuare degli autentici slalom tra gli edifici a ridosso dell’aeroporto. Gli esperti spiegano che le maggiori problematiche saltano fuori in caso di turbolenze, rese imprevedibili dalle alture circostanti.
Gibilterra – Passaggi a livello per aerei
Succede anche questo. Sarà perché sono anni avanti o perché dai mori agli inglesi, passando per gli spagnoli e chissà chi altro, le hanno viste tutte e gli abitanti di Gibilterra non si accontentano più di semplici passaggi a livello ferroviari. Scherzi a parte, si tratta di una misura resa necessaria dalla particolare conformazione ambientale, che pone limiti piuttosto originali al traffico locale. Ed ecco che la Winston Churchill Avenue, una delle strade più intasate di tutto il paese (tra le imprecazioni generali) si ritrova a fare i conti con il traffico aereo, lasciando, sovente, la precedenza agli aerei. Ci chiediamo noi: e se l’automobilista proviene da destra, chi ha la precedenza?
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