Certo, al momento si tratta soltanto di un’idea. Ma dopo Venezia potrebbe toccare realmente a Bologna. Già, perché all’ombra delle Due Torri si vaglia in questi giorni un’ipotesi ventilata da tempo, ovvero la possibilità d’integrare una tassa turistica per chi visita la città. E Ryanair si lancia in previsioni poco rosee per la città…
Un aeroporto da record
Bologna e Ryanair rinnovano un feeling che cresce e va avanti sin dal 2008, data in cui la compagnia ha messo le tende nel capoluogo dell’Emilia-Romagna e non ha certo intenzione di levarle. Oggi più che mai, dopo aver celebrato il passeggero n° 4.000.000, il signor Mirco Baccarini, che ha vinto per l’occasione un soggiorno per due a Valencia.
La tassa di soggiorno
Certo è che si è trattato dell’occasione giusta per discutere dell’argomento che in questi giorni vede protagonista la città emiliana: l’eventuale introduzione della tassa di soggiorno. Già da tempo, Celso De Scrilli, presidente di Federalberghi Bologna, ha espresso il suo dissenso per una tassa di questo tipo, originalmente prevista nel progetto di federalismo municipale, vagliandola come “un pesantissimo autogol“, “un aggravio di spesa sulle famiglie italiane, una tassa sull’esportazione, se applicata sugli stranieri”. Celso aggiunge che “bisognerebbe trovare strade alternative per ripianare le languenti casse municipali”.
A distanza di tempo Ryanair fa da eco alle parole del vicepresidente di Confcommercio Ascom della Provincia di Bologna, come si evince dalle affermazioni di Ida Buonanno, responsabile Ryanair per il marketing in Italia:
La tassa di soggiorno danneggerà turismo ed occupazione: la nostra compagnia è contraria all’introduzione di tasse turistiche, che porterebbero solo danni.
Ricordiamo inoltre che il vettore irlandese a basso costo aveva in precedenza tagliato alcuni voli per Dublino, a seguito della decisione del governo irlandese di inserire una tassa sui passeggeri.
Una minaccia? No, semplice conseguenza di un carico fiscale in aumento, per una compagnia aerea che tenta di offrire soluzioni davvero low cost ai turisti. C’è dunque da meditare su una tassa che, nella fattispecie, costerebbe €3 a testa per ogni notte trascorsa in città, rischiando davvero di trasformarsi in un clamoroso autogol.
Cosa ne pensi dell’eventuale introduzione di una tassa di soggiorno?
non capisco perchè ci si scandalizzi tanto. Tasse del genere ce ne sono a Londra, a New York a Sharm e sono molto più pesanti