“Buona o cattiva, è pur sempre pubblicità”, recita un vecchio detto. Ebbene: in questo caso non è poi così buona e, come capita spesso, a farci le spese sono i passeggeri. A testimoniarlo sono i fatti di cronaca degli ultimi giorni, in cui la compagnia aerea irlandese si è macchiata di alcuni disservizi su scala nazionale.
La patente della discordia
Chiariamolo subito: sebbene la patente di guida sia compresa tra i documenti di riconoscimento, la politica della compagnia aerea low cost stabilisce chiaramente che tale documento non rientra tra quelli accettati all’imbarco. Le ragioni? Motivi di sicurezza.
Ma cosa succede se, al momento della prenotazione online del biglietto, i dati relativi alla patente vengono accettati dal sistema, tanto da concludere la prenotazione stessa? Succede che ci si reca all’aeroporto con tanto di carta d’imbarco stampata a casa, con il rischio di vedersi negato l’imbarco: questo è quanto accaduto ad uno sventurato passeggero in viaggio da Bari a Bergamo, lasciato a terra e costretto a “prenotare al volo” un altro biglietto aereo.
Ma il passeggero non ci sta e decide di vederci chiaro, cita in giudizio Ryanair e, paziente attende il verdetto. Ed è proprio di questi giorni il responso del giudice di pace: la compagnia irlandese dovrà versare allo sfortunato protagonista di questa vicenda
€1.600, per “lamentato danno da stress”.
Mica poi così sfortunato…
Mancata assistenza
In seguito alla chiusura dell’aeroporto di Pisa, avvenuta nella serata di giovedì scorso, conseguente al ritrovamento di un ordigno bellico, il vettore irlandese a basso costo ha cancellato due voli in collegamento con Palermo per ragioni di sicurezza.
Tutto comprensibile, se non fosse che i passeggeri in partenza dal capoluogo siculo, 139 in tutto, sono rimasti inspiegabilmente privi di assistenza, abbandonati a se stessi. Scatta dunque immediata l’istruttoria da parte dell’Enac che, di fatto, apre all’elargizione delle sanzioni previste dal Regolamento Comunitario.
Si ricorda infatti che, se il proprio volo è soggetto a cancellazione o ritardo increscioso, per motivi non imputabili alla compagnia aerea, non si ha diritto a remunerazione, ma ad un’assistenza adeguata, che include pasti, bevande, trasferimento verso la destinazione finale del viaggio e, se necessario, adeguato pernottamento. Si ricorda inoltre che tali regole si applicano senza alcuna distinzione tanto alle compagnie tradizionali, quanto alle low cost.
Qual è la tua esperienza di viaggio a bordo di Ryanair? Cosa ne pensi della compagnia irlandese?