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Non è una novità, ne abbiamo già parlato: nella routine dell’aeroporto, ogni tanto si consuma qualcosa di “speciale”. Voglia di mettersi in mostra, trovata pubblicitaria o espressione di protesta: il Flashmob è ormai un habitué dei principali scali mondiali, una pratica che rende meno noiosa la lunga attesa che anticipa un volo.


Il 2003 nei grandi magazzini Macy’s di New York ha avuto luogo il primo flashmob documentato della storia. Da quel momento, si è scatenata un’autentica mania: ragazzi, gruppi, folle immense, tutti accomunati dalla passione per una pratica che lascia i presenti piacevolmente sorpresi. E poi le trovate di marketing che, se non altro, hanno contribuito alla fama del flashmob: gli aeroporti non sono certo esenti da questa logica ed in questo articolo ne troviamo qualche esempio.

Quando la febbre da flashmob colpisce il duty free…

Il video cui fa da sfondo il Dubai International Airport è ancora fresco: un gruppo di ballerini vestiti da assistenti di volo scende le scale mobili e dà inizio alle danze. In tutti i sensi. Ovviamente c’è lo zampino di uno sponsor: la trovata sarebbe servita a sponsorizzare una nuova carta prepagata. Pare che i ballerini abbiano trascorso 40 minuti comportandosi da bravi assistenti di volo, prima di dare inizio allo spettacolo!

Non c’è che dire: una campagna pubblicitaria di sicuro effetto. Eppure il duty-free di Dubai non ha tra i suoi tanti meriti quello di essere originale, in quanto i predecessori abbondano, come nel caso del Beirut Rafic Hariri International Airport, palcoscenico della campagna: “Take Back More”.

Un passo indietro

Creatività, spontaneità, agilità: qualità particolarmente importanti per un flashmob dall’effetto (positivo) garantito. I partecipanti utilizzano sempre più i social network, come Facebook e Twitter, per mettersi d’accordo.

Il biennio 2009/2010 ha fatto registrare un autentico boom di flashmob sponsorizzati in aeroporto: oltre a quelli già presentati nel precedente articolo sull’argomento, qui di seguito ne trovi altri due organizzati da TAP Portugal e KLM: entrambi hanno avuto luogo nell’Aeroporto Internazionale di Lisbona.

In ognuno degli esempi appena visti, la coreografia appare piuttosto articolata e c’è da giurare che i partecipanti, seppur professionisti, si allenino per settimane, prima di essere in grado di eseguire ogni passo in sincrono con gli altri.

Hai mai preso parte ad un flashmob?


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