Il logorroico, il peccatore, l’hippie, il pilota, il taciturno: uno spassoso articolo sulle più incredibili tipologie di conducenti con cui potreste trovarvi a condividere un viaggio in auto.
Passaggi in auto, car sharing, car pooling e ride sharing: la condivisione dei viaggi in macchina è una delle più recenti tendenze nel mondo dei viaggi, un modo economico ed originale per viaggiare in compagnia e conoscere nuove persone. Tuttavia a volte può capitare di ritrovarsi a viaggiare con viaggiatori/autisti incredibili e assurdi: ecco quali sono e i consigli utili su come sopravvivere in questi casi!
Il logorroico
Poichè i suoi amici più cari hanno già sperimentato sulla loro pelle la sua terribile logorrea e da anni lo evitano come la peste, la ragione per cui il logorroico si ostina ad offrire passaggi in auto è chiara e ben precisa: trovare una vittima ignara della sua terribile pesantezza, su cui scaricare i suoi monologhi stile corazza Potëmkin, che ripercorrono la sua biografia dai primi sei mesi di vita fino allo scorso week-end.
Se arrivati al racconto della gita in terza media vi sembra troppo pericoloso saltare dalla macchina in corsa, cercate di contare le pecore, alternando sporadici sorrisi di circostanza: l’importante è non aggiungere commenti ai soliloqui del vostro compagno di viaggio, il quale potrebbe interpretare ogni possibile contribuito alla conversazione come un incoraggiamento a proseguire nella propria logorrea.
Il peccatore
In questo caso si tratta di una sottotipologia del logorroico: come nel caso precedente, anche qui il conducente ha la tragica tendenza a non smettere di parlare, ma in questo caso la sua logorrea si concentrerà esclusivamente su vizi e peccati degli ultmi 30 anni di vita. Stimato professionista, padre e marito irreprensibile, il peccatore infatti non può confessare scappatelle e festini a mogli, figli, parenti, colleghi e amici, ma per sua natura non può nemmeno rinunciare a vantarsi delle sue imprese: per questo motivo decide di utilizzare BlaBlaCar offrendo passaggi in auto a compagni di viaggio che scopriranno troppo tardi di fungere da confessori loro malgrado.
E’ uno dei tipi di autisti più divertenti con cui vi può capitare di viaggiare in auto e vi allieterà con spassosi aneddoti e irresistibili storie, anche se probabilmente la maggior parte di queste saranno inventate sul momento, come quando sulle ali dell’entusiamo vi dirà che qualche anno fa volò al Carnevale di Rio, dopo aver detto alla moglie che andava a comprare le sigarette.
Il taciturno
Ed ora passiamo all’altra tipologia estrema che offre l’umanità degli autisti/viaggiatori: quando lo incontrerete non vi accorgerete di nulla, si dimostrerà gentile, disponibile, simpatico, poi però, una volta saliti in macchina, il taciturno pronuncerà una parola ogni 2 ore e mezzo e il più delle volte si tratterà di colpi di tosse.
Insomma giunti a destinazione capirete perchè anche i suoi amici immaginari l’hanno cancellato dalla rubrica telefonica. E quando al termine del viaggio vi proporrà di rimanere in contatto per andare insieme in campeggio questa estate, capirete che è arrivato il momento di scappare a gambe levate.
Il pilota
Anche il pilota parla poco o niente durante il viaggio, anzi, in realtà a lui non frega niente della vostra compagnia: l’unico motivo per cui vi offre un passaggio in macchina è avere un testimone che certifichi che lui è in grado di percorrere con la sua Fiat Panda Turbo la Salerno – Reggio Calabria in una decina di minuti.
Così, senza nemmeno capire come, vi ritroverete a svolgere la funzione di navigator con tanto di mappa e casco in testa, ascoltando fino a destinazione le sue lamentele da mancato pilota di Formula 1. Il consiglio è quello di chiedere una sosta in un’area di servizio con la scusa di dover espletare urgenti bisogni fisiologici, per poi fuggire dalla finestra del bagno sul retro.
L’hippie
L’hippie apparentemente è un’ottima campagnia, per lui viaggiare è sinonimo di relax, ma forse esagera. Questo tipo di conducente infatti prende alla lettera il concetto per cui “viaggiare significa andare e non arrivare a destinazione” e lo capirete anche voi quando vi ritroverete a percorrere 40 chilometri in due settimane.
Il fatto è che l’hippie non ha fretta di arrivare a destinazione perchè non ha un lavoro, né altri impegni ed ogni occasione è buona per proporre una piccola deviazione: se durante il vostro viaggio in auto da Milano a Roma vi proporrà una breve sosta nella provincia di Teramo perchè là conosce un’ottima osteria, rispondete che non avete fame…
Qual è il viaggio in auto più divertente che avete condiviso finora?