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Oggi il nostro sguardo va al subcontinente indiano, più precisamente al secondo paese più popolato al mondo, l’India. Terra mistica, centro multietnico, dalla storia importante alle spalle. Si parte, quindi, alla scoperta di questo paese emergente, continuamente sulla cresta dell’onda, guardiano delle tradizioni e promotore del progresso: benvenuti in India.


La storia dei suoi primi abitanti affonda le radici nella notte dei tempi: dapprima i numerosi insediamenti, poi le stabili dinastie, autentici imperi che promulgarono importanti progressi nella matematica, la filosofia, il linguaggio, il misticismo…

Taj Mahal
Taj Mahal

Dopo decenni di controllo da parte della Compagnia Britannica delle Indie Orientali, un congiunto di imprese ed importanti uomini d’affari inglesi, una grande rivolta portò alla creazione di una colonia sotto il controllo diretto della corona.

Questo periodo giunse al termine, a seguito di una rivoluzione pacifica tra le più importanti della storia, capeggiata dal Mahatma Gandhi, promotore della disobbedienza civile di massa, diventando così una delle icone della pace nel mondo. Ad ogni modo, alcune ombre permangono nel suo passato sudafricano, complici le proposte contraddittorie che, pur tutelando gli interessi degli indiani oppressi, evidenziarono note razziste nei confronti della popolazione locale.

Il Gange, fiume sacro: catalizzatore culturale e spirituale

Fiume Gange
Fiume Gange

L’importanza del fiume Gange per il popolo indiano non si discute, corso d’acqua sacro, fonte di vita al centro della storia del paese. Nasce nel ghiacciaio del Gangotri, nell’Himalaya centrale e lungo il suo cammino vi confluiscono altri fiumi, alimentandone il flusso.

Le sue acque beneficiano dei poteri della dea Maa Ganga, grazie ai quali avrebbe la proprietà di bloccare il ciclo perpetuo di risurrezioni dei cadaveri che vi vengono sommersi.

I principali centri

Delhi

Delhi
Delhi

Capitale del paese, si erge sulle sponde di uno degli affluenti del Gange, il fiume Yamuna. Delhi contiene a sua volta Nuova Delhi, con dei confini piuttosto chiari: si tratta di una grande metropoli, il che significa caos ed inquinamento, così come misteri, leggende e storia.

Come c’è da aspettarsi, le maggiori attrazioni per i turisti si trovano nella zona antica della città. Tra questi, alcuni meritano una menzione speciale:

  • Qutab Minar: un enorme minareto islamico, il più grande ed antico del paese. Risale al XII° secolo, è decorato secondo i versetti del Corano e raggiunge i 72 metri d’altezza. È stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
  • IndùPurana Quila: nell’antica città di Pandava, nel Mahabharata, troviamo questo forte, le cui linee architettoniche sono un chiaro esempio di ciò che è l’India, evidenziando motivi islamici ed indù.
  • Giardini di Lodhi: un’oasi nel bel mezzo del caos. La sua bellezza e la tranquillità che trasmette ne fanno una tappa obbligata durante il tuo viaggio nel paese. All’interno del parco troviamo il mausoleo di Bara Gumbad e le tombe di Mohammed Shah e Shish Gumbad.
  • Porta dell’India: un monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale. È diventato, nel tempo, simbolo della città.
  • Jama Masjid: ovvero “Moschea del venerdì”, una delle più grandi dell’India. Meravigliosa la sua architettura, si trova in una posizione strategica, di fronte al Forte Rosso.
  • Lal Qila (Forte Rosso): fa parte del Patrimonio riconosciuto dall’Unesco. Vanta diverse suddivisioni e due ingressi principali.
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Calcutta

Calcutta
Calcutta

Tra le più grandi città del paese, ne fu capitale ai tempi del Raj Britannico. Non si tratta di una delle principali destinazioni turistiche in India, sebbene disponga di luoghi d’interesse piuttosto interessanti:

  • Victoria Memorial: una delle costruzioni coloniali più suggestive del paese, interamente costruita in marmo in onore della regina Vittoria. Le sue pareti ospitano un Museo di Storia ed i suoi dintorni sono abbelliti da laghi e giardini.
  • Casa di Madre Teresa di Calcutta: il luogo giusto in cui ricordare l’operato di questa donna. Non perderti una visita al piccolo museo.
  • Palazzo di Marmo: risalente al XIX° secolo, è uno dei più curiosi edifici della città. Per il suo meraviglioso stile classico, potrebbe essere trapiantato in una qualsiasi città italiana. Da notare le statue di Cristoforo Colombo e Buddha: un bel contrasto.
  • Tempio Kalighat: il più importante della città
    di Calcutta. Al suo interno si consumano sacrifici
    di capre, la cui carne viene poi distribuita tra i più poveri.
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Mumbay

Mumbay
Mumbay

La seconda città più popolata al mondo, adagiata sul Mar Arabico, lungo la costa del Maharashtra. In origine si trattava di sette isole che, col tempo, hanno saputo trasformarsi  in un’impressionante metropoli, grazie ai territori strappati al mare.

Centro di primaria importanza per i vari imperi che vi transitarono. Indù, musulmani e britannici hanno lasciato alcune importanti testimonianze: evidenziamone qualcuna.

  • Porta dell’india: commemora la visita di Giorgio V nel 1911. Nella storia recente, è stato simbolo del ritiro britannico.
  • Quartiere del Forte: antica fortezza britannica, oggi fulcro finanziario della città. Vale la pena visitare la fontana della dea Flora.
  • Stazione Vittoria: attualmente Stazione Ferroviaria di Chhatrapati Shivaji. Edificio in stile neo-gotico – vittoriano, Patrimonio dell’Umanità sin dal 2004.
  • Isola Elefanta: qui abbiamo la possibilità di ammirare un’interessante collezione di statue, i meravigliosi cortili ed i vari templi. Anch’essa riconosciuta Patrimonio dall’Unesco.
  • Museo Mahatma Gandhi: non necessita di grandi presentazioni, una tappa quasi obbligatoria.
  • Torri del Silenzio: situate sulla collina del Malabar. Luogo di riti di sepoltura, le alte mura e la vegetazione le proteggono dagli occhi indiscreti. Nelle Sette Torri del Silenzio (Dokhmas) si assiste all’antica tradizione di collocare i corpi dei defunti su piattaforme, di modo che gli avvoltoi ne possano spogliare gli scheletri dalla carne.
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Bangalore

Bangalore
Bangalore

Conosciuta come il giardino dell’India, il suo ruolo nella storia del paese ha inizio nel XVI° secolo, tempo in cui le sue mura fortificate, visitabili ancora oggi, difesero la popolazione. Il soprannome è frutto degli innumerevoli giardini e dei tanti parchi che ne abbelliscono le strade, sposandosi alla perfezione con l’architettura cittadina. È inoltre conosciuta come la Silicon Valley indiana.

Cosa c’è da vedere?

  • Tempio del Toro: costruzione in onore di Nandi, toro sacro di granito. Il toro risale ad un’epoca precedente allo stesso tempio.
  • Palazzo di Tipu: stile classico mongolo, circondato da mura, minareti, dipinti, archi… Non perderti una visita allo spettacolare lago Ulsoor.
  • Giardini: la scelta è davvero vasta… un consiglio? I giardini di Lal Bahg, un autentico spettacolo.
  • Tempio Gangadhareshware: dedicato alla divinità del Fuoco. I giorni 13 e 14 gennaio ha luogo uno spettacolo naturale: i raggi del sole proiettano attraverso le sue finestre, le corna della divinità Nandi.
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Una menzione speciale: il Taj Mahal

Taj Mahal, facciata
Taj Mahal, facciata

L’India è patria di uno degli edifici più spettacolari, misteriosi ed importanti, che l’uomo abbia mai portato a termine: il Taj Mahal. Tante le leggende che ne alimentano la fama, tentando di spiegarne i contrastanti avvenimenti susseguitisi.

Si erge alto sulle sponde del fiume Yamuna, nei pressi della città di Agra. L’imperatore musulmano Shah Jahan, di origine mongola, ordinò la sua costruzione in nome di Arjumand Bano Begum (o Mumtaz Mahal, sebbene sussistano numerose teorie sull’origine del nome reale).

L’edificio è una riuscita fusione di stili: mongolo, islamico, persiano, indiano e persino sfumature ottomane. Si tratta di un mausoleo del quale si apprezza la sua simmetria quasi perfetta ed alcuni deliziosi dettagli ornamentali.

Intorno all’edificio principale, ne sorgono di secondari davvero interessanti, come la moschea (Masjid), l’ingresso (Darwazza) ed il Jawad.

Par quanto riguarda le leggende che aleggiano su questa possente costruzione, vale la pena evidenziarne qualcuna:

  • Taj Mahal nero: la tradizione narra di un progetto incompiuto, per la costruzione di un altro palazzo, completamente nero, sull’altra sponda del fiume. Al giorno d’oggi sappiamo che si tratta di una semplice leggenda, sebbene non manchino indizi che potrebbero indurre i curiosi all’errore.
  • Tempio di Shiva: alcuni studiosi indù hanno cercato di dimostrare che si trattava di un tempio indù del quale i musulmani si appropriarono, una tesi azzardata più volte.
  • Demolizione britannica: la leggenda narra di Lord William Bentick, una figura che ricoprì l’incarico di governatore e che cercò di demolire il palazzo per venderne i materiali. Ancora oggi è difficile dimostrarlo, anche se sussistono le basi per appoggiare questa tesi.
Taj Mahal, riflessi
Taj Mahal, riflessi

Oggetti rubati, lavoratori mutilati ed altre dicerie più o meno accreditabili conferiscono un’indole magica a questo incantevole palazzo.

L’articolo di oggi si concentrava sulle perle urbane di un paese come l’India, la cui forza risiede nella sua biodiversità. Appuntamento, dunque, al prossimo articolo, alla scoperta delle ricchezze rurali di uno degli astri nascenti del panorama turistico mondiale.

Sei mai stato in India? Quali aspetti del paese hanno catturato maggiormente la tua attenzione?

Foto: Dey, Justin Gaurav Murgai, RussBowling, pegatina1, WildVanilla (Rob), Laertes, auchard, Rameshng, Christian Haugen, DJ SINGH, mingtong. Da: Flickr CC.

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