Voli in piedi, calendari scollacciati, toilette a pagamento: cos’hanno in comune queste notizie di cronaca? Lo zampino della compagnia aerea irlandese: Michael O’Leary trova sempre il modo di sorprendere i turisti. Cosa si sarà inventato stavolta? Un nuovo sovrapprezzo.
Turisti attenti al risparmio siete avvisati: da oggi i vostri voli a bordo di Ryanair saranno soggetti ad una nuova tassa. La chiamano “prelievo di compensazione” e sarà introdotta a partire dal 4 aprile: ma di cosa si tratta esattamente?
Rimborsi pagati. Dal passeggero.

La nube di cenere vulcanica ha fatto scuola: spazi aerei chiusi in mezza Europa e passeggeri a terra. E poi rimborsi che tardavano ad arrivare, motivo di discussione, oggetto di contesa delle principali compagnie aeree, poi pagati, seppur con ritardi disumani.
Cosa s’inventa questa volta la compagnia aerea leader del settore low cost europeo? Una nuova tassa, un sovrapprezzo di £2, un “prelievo di compensazione”, appunto. Si tratta, in pratica, di un modo per tutelarsi, in caso di nuove cancellazioni e/o ritardi dovute a cause di forza maggiore. Ed è subito polemica.
Il malcontento tra i passeggeri assidui di Ryanair è evidente, timorosi di una nuova minaccia sull’effettivo risparmio. La risposta del simpatico CEO della compagnia irlandese non tarda ad arrivare: “Si tratta di un semplice aumento dei prezzi – dice – che altre compagnie definiscono frettolosamente ‘supplemento carburante’ “.
Intanto, la compagnia aerea sarebbe in procinto di appoggiare una riforma alle attuali modalità di risarcimento dei passeggeri: se dovesse passare, i vettori non direttamente responsabili dei ritardi e/o delle cancellazioni potrebbero usufruire di sconti sui costi da sostenere.
Cosa ne pensi di questa nuova trovata?