Il primo volo diretto intercontinentale, alimentato da biocarburante, ha avuto luogo lo scorso venerdì. Il velivolo, un Gulfstream G450 che dal New Jersey è atterrato a Parigi, è decollato alle 21:00 del venerdì ed ha raggiunto la capitale francese nel pomeriggio di sabato.
Oltre al Gulfstream, anche un cargo Boeing 747 ha effettuato un viaggio simile: entrambi i velivoli hanno raggiunto Parigi per prendere parte all’Air Show cittadino.
Obbiettivo di queste operazioni aeree, sensibilizzare il grande pubblico nei confronti di una tecnologia amica dell’ambiente, finalmente pronta all’utilizzo su larga scala. Il settore aereo, infatti, si mobilita per ridurre drasticamente le emissioni di carbonio.
Questa è una grande opportunità per mostrare alla gente che questo tipo di tecnologia è utilizzabile sin da oggi, non in cinque o sei anni.
Queste le parole di Jim Rekoske, vicepresidente e manager generale del settore combustibile della Honeywell, la Honeywell UOP.
In linea con altre iniziative simili, questo “bio-volo” sfrutta il potere combustibile degli estratti di camelina, una pianta non commestibile che si coltiva in diverse regioni dell’America Latina. Per i voli si utilizza una miscela al 50% di biocarburanti, completata da cherosene tradizionale.
Tutti i test susseguitisi fino ad oggi hanno dimostrato la sicurezza e l’affidabilità in volo dei combustibili utilizzati. Tuttavia, l’ASTM, ente che regola gli standard americani, non accenna a dare il placet all’utilizzo del biodiesel. Fonti certe parlano di un’apertura a questa nuova tecnologia già dal prossimo primo luglio, un passo importante, che apre la strada all’utilizzo di massa sui voli commerciali.
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Noi della liligo ci auguriamo che quest’iniziativa consentirà alle compagnie aeree di ridurre radicalmente i tassi d’inquinamento e di essere meno dipendente dal prezzo del petrolio, con benefici evidenti anche per l’utente ultimo: il passeggero.