Hai sentito parlare del contrattempo occorso ai sostenitori dell’Athletic Club Bilbao la settimana scorsa? Ritorniamo sui fatti e aggiungiamoci pure qualche piccolo consiglio per differenziare le due capitali in futuro.
Tutto va a gonfie vele: i 400 tifosi arrivano a Budapest in tempo per assistere alla finale di Europa League contro l’Atletico Madrid. Tutto procede per il meglio: tutto, tranne la città. Intendiamoci, non abbiamo nulla contro la bella capitale ungherese: il problema è un altro. La finale si sarebbe svolta a centinaia di chilometri in direzione Sud-Est: a Bucarest, per la precisione.
“Non siamo nella città giusta!“, esclama qualcuno. Troppo tardi per organizzarsi, percorrere i 650 km che separano le due città ed assistere alla partita di calcio. Magra consolazione assistere al match via tv in Ungheria, ancor più magra se si considera il risultato finale, un 0-3 secco in favore della squadra di Madrid.
Da Budapest a Bucarest
E va bene che entrambe le città si trovano ad Est della Spagna (ad Ovest, del resto, in ambito europeo c’è solo il Portogallo…). E va bene che le città hanno nomi piuttosto simili e che i due paesi sono confinanti. Ma un errore simile comporta non pochi disagi, se si considera che, via terra, ci si impiegano diverse ore per spostarsi da una città all’altra…
A Budapest, capitale dell’Ungheria
È diventata in pochi anni una meta molto gettonata nell’Europa Centrale, complice il boom del settore aereo low cost. La città è meta gradita ai turisti stranieri, che vi giungono soprattutto per le proprietà curative delle sue sorgenti termali sparse un po’ ovunque, tanto in città quanto nel resto del paese.
Da non perdere:
- I suoi magnifici ponti sul Danubio e l’Isola Margherita
- Il Castello Reale e la Basilica di Santo Stefano
- Le pietanze a base di carne, il vino Tokaj, l’acquavite Palinka
- I suoi vecchi edifici trasformati in bar alla moda
- Il Gran Premio di F1 che si svolge ogni agosto, all’Hungaroring
A Bucarest, capitale della Romania
Sulla carta – per conservare una terminologia calcistica – la capitale rumena è meno spettacolare della controparte ungherese. Meno nota e meno popolare, si tratta in ogni caso di una destinazione turistica dall’elevato potenziale. La vita notturna e la scena artistica della città sono molto dinamiche.
Ci si riferisce a Bucarest con l’appellativo di “Piccola Parigi“, per l’affinità dei suoi ampi viali, con quelli della capitale francese. Bucarest ha molti parchi e le sue strade sono piene di piccoli caffè e bistrot, che conferiscono al centro un’atmosfera boema. L’Italiano, che non differisce poi di molto dal Rumeno (appartenente allo stesso ceppo linguistico) è una lingua molto gettonata in città. Impara, in ogni caso, qualche parolina in Rumeno e, ove necessario, fai sfoggio del tuo Inglese.
Da non perdere:
- Museo Etnografico Satului. Conosciuto come Museo del Villaggio, si trova a pochi passi dall’Arco di Trionfo
- Le rovine del palazzo del XV° secolo, costruito dall’Imperatore Vlad (Dracula)
- Il Palazzo del Parlamento, secondo al mondo solo al Pentagono
- Le chiese ortodosse (tra cui la Chiesa del Patriarcato, costruita nel 1657)
- L’Opera Nazionale
- I bistrò bohémienne
Ancora molta strada da fare…
Torniamo, per concludere, alla finale di calcio. Lo speaker ufficiale della serata ha accolto i presenti con un caloroso: “Benvenuti a Budapest!”. Nessuno sa se si è trattato di un riferimento alla disavventura occorsa ai 400 tifosi spagnoli o all’ennesimo grossolano errore geografico.
Hai già visitato una delle due città?
Errore individuato e corretto!
Ad ogni modo, consigliamo una visita a entrambe le città, che hanno tanto da offrire in termini turistici e vanno incontro alle esigenze di portafogli dei viaggiatori attenti al risparmio.
Grazie ancora della precisazione, ti auguriamo una buona giornata! 🙂
Hai fatto confusione persino te… Osserva attentamente questo passaggio…: <>. Prima la chiami Bucarest, poi Budapest. 🙂