Guillame, francese di 31 anni, è uno dei “fotografi di liligo.com”, appassionati di viaggi e di foto che condividono i loro migliori scatti in giro per il mondo con la nostra comunità di viaggiatori. Appena tornato dal Cile, Guillaume ci racconta in questa intervista la sua esperienza e le meraviglie paesaggistiche dell’incantevole Paese sudamericano
1. Per cominciare, perché hai scelto di partire proprio in Cile?
Il Cile è uno dei Paesi che ho sempre voluto visitare. Ancor prima di vedere le prime foto di questo Paese, sono sempre stato affascinato dalla sua forma geografica così particolare, stretta e allungata, che si estende lungo la costa del Pacifico. E’ sufficiente aver visto una volta questo Paese sul mappamondo per non dimenticarselo più. Poi con il tempo sono state ovviamente le foto che ho potuto vedere di quei luoghi che mi hanno spinto a prendere un volo per Santiago del Cile. Ho sempre adorato le foto paesaggistiche e mi sono reso conto dell’incredibile diversità che offriva il Cile da nord a sud: una varietà molto rara, concentrata in unico Paese.
2. Quali sono state le tappe principali del tuo viaggio nel Paese sudamericano?
La scelta dell’itinerario è stata la parte più complicata della preparazione del viaggio. Non avevo che due settimane a disposizione per il mio viaggio…in queste condizioni è difficile viaggiare come si vorrebbe e poter approfittare al massimo della diversità offerta dal territorio cileno. Ho quindi pianificato tutti i tragitti ed effettuato la maggior parte delle prenotazioni degli alberghi con largo anticipo, in modo da non dover perdere troppo tempo sul posto per queste incombenze pratiche ed organizzative e poter approfittare di ogni istante in questi luoghi magici. L’itinerario finale è il frutto dei consigli di un’amica che vive a Santiago e delle ore passate sui blog e sui forum di viaggio.
Una volta arrivati a Santiago siamo partiti direttamente per Valparaiso, a circa due ore di macchina, dove ho passato due giorni. Dichiarata dall’Unesco patrimono dell’umanità, Valparaiso è la seconda città del Cile e corrisponde pienamente all’idea che ho sempre avuto di una città sudamericana: tante case colorate sulle pendici delle colline, una sorta di “lentezza” nella vita cittadina, il mare onnipresente, la sensazione che il tempo si sia fermato.
Da qui son ripartito verso il nord del Paese, dove in 5 giorni ho visitato il deserto di Atacama e la città oasi di San Pedro de Atacama. Infine ho terminato il mio viaggio cileno con un giro di 5 giorni nella regione dei laghi, nel sud del Paese, a Puerto Varas e l’isola di Chiloé.
3. Quali mezzi di trasporto hai privilegiato per muoverti in un territorio così esteso e in alcuni tratti difficilmente percorribile?
Tenuto conto del poco tempo a disposizione, ho privilegiato l’aereo per le lunghe distanze (verso nord, poi verso sud), ma avendo più tempo è possibile percorrere questi itinerari viaggiando di notte in bus. Ho avuto modo ad esempio di prendere parte a delle escursioni in mini bus che partivano da San Pedro de Atacama. Un’altra possibilità è quella di affittare un’auto – meglio se una 4×4 – anche se non è facile orientarsi in alcuni luoghi come il deserto. Nel sud io ho noleggiato un Pick-up per essere più indipendente. Infine ho utilizzato pure un traghetto per raggiungere l’isola di Chiloé.
4. Credi che il Cile sia una destinazione ideale per gli amanti della fotografia?
Assolutamente sì! Il Cile presenta due caratteristiche geografiche che rendono la varietà dei suoi paesaggi fuori dal comune. La prima, come già ricordato, è la particolare forma geografica del terrotirio cileno che si estende da nord a sud per più di 4000 km ma con una larghezza media di soli 200 km. L’estensione cilena da nord a sud è pari alla distanza tra Dublin e Il Cairo e ciò fa capire il perché di tanta diversità geografica, etnica, architettonica all’interno del Paese sudamericano. Altro aspetto fondamentale del paesaggio cileno è la Cordigliera delle Ande, che attraversa da nord a sud il Paese e presenta più di 400 vulcani, molti dei quali superano i 6.000 metri di altitudine nel nord del Paese. Senza dimenticare l’Oceano Pacifico che bagna tutta la costa occidentale cilena.
5. Quale parte del tuo viaggio hai amato di più?
E’ difficile scegliere un luogo in particolare. Se i paesaggi della regione dei laghi sono di una bellezza indescrivibile e lo stesso si può dire per l’isola di Chiloé e la sua incredibile fauna marina, l’Altiplano (l’altopiano andino nel nord del Cile) e il deserto di Atacama restano delle esperienze uniche.
Tra i siti visitati ce n’è uno che mi ha colpito più degli altri: la Salar de Tara, alla frontiera fra Cile, Bolivia, e Argentina. La strada per raggiungere questo sito corre lungo un passo di 5.000 metri di altitudine, che riserva paesaggi lunari, popolati da vigogne. Dopo un po’ ho abbandonato la strada principale per fare un giro nel deserto vero e proprio, dove non esistono strade o piste, ma soltanto grandi distese di terra e sassi a 4.500 metri di altitudine e le cime delle Ande come sfondo (fondamentali per orientarsi).
Dopo circa un’ora di viaggio finalmente l’arrivo a Salar de Tara: una distesa d’acqua a perdita d’occhio popolata da fenicotteri rosa, in un contesto naturalistico pienamente preservato che offre una tavolozza di colori eccezionali. Consiglio anche di fare un giro per le chiese di Tara, si tratta di un’escursione impegnativa a causa dell’altitudine, ma ne vale veramente la pena, soprattuto per la vista eccezionale sulla Salar di cui si può godere da lassù.
6. Quali sono i tuoi prossimi viaggi in programma?
Nel breve periodo ho intenzione di effettuare un road trip tra la Bosnia e la Croazia, mentre il prossimo anno vorrei visitare la Cina, Paese che mi ha sempre affascinato per la sua antica civiltà e per l’ impetuoso sviluppo che registra ai giorni nostri.