Il Magazine del Viaggiatore oggi vi porta alla scoperta di Bologna e dei suoi dintorni: un viaggio tra torri e portici, deliziosi villaggi medievali, passando per un tortellino ed una tagliatella. Ecco tutti i consigli e le informazioni utili.
Perché visitare Bologna?
Siamo onesti: chi non ama la buona cucina, quella casereccia, tradizionale, in cui la pasta fatta a mano è la protagonista assoluta?
L’Emilia-Romagna ne è indubbiamente la patria. Il capoluogo Bologna, con i suoi dintorni, rappresenta uno dei migliori percorsi enogastronomici che potrete mai realizzare.
Ma coglierete anche l’opportunità di immergervi nel tessuto urbano di una città di stampo medievale tra le sue torri ed i suoi portici. Stiamo parlando del più esteso sistema di portici al mondo che arriva a toccare i 50 km, considerando anche quelli che portano fuori dal centro.
Persino le casette con i loro tetti rossi ci riportano direttamente indietro nel tempo. Qui non mancano anche enormi piazze, palazzi storici e diversi edifici di culto di una certa importanza, uno su tutti la Basilica di San Petronio. Se poi consideriamo anche pinacoteche e musei, allora il dado è tratto.

Da sempre baluardo della sinistra italiana, il rosso è un colore quasi identificativo della città: dai tetti all’orientamento politico fino al rosso Ferrari, per l’appunto.
Non dimentichiamo che Bologna è anche uno dei più importanti centri culturali d’Italia, con la sua prestigiosa Università, la più antica del mondo occidentale. Risale al 1088, qualora ve lo steste domandando.
Studenti da tutta Italia ed Europa scelgono Bologna, città giovane, storica, vivibile e golosa. Vivibile ed anche “comoda” perché poterla girare a piedi oppure in bicicletta è davvero una delle caratteristiche più apprezzate da chi la abita. Dunque, cosa volere di più?
Eccovi dunque facilmente spiegati i suoi tre appellativi più ricorrenti: Bologna la Rossa, Bologna la Dotta e Bologna la Grassa. Adesso divertiamoci ad esplorarla!
Come arrivare a Bologna
Bologna è servita dall’Aeroporto Guglielmo Marconi, settimo aeroporto per traffico in Italia. Qui volano principalmente Ryanair, Vueling ed Alitalia. Mentre prenotate il vostro volo low cost per Bologna, non dimenticate che presso lo scalo bolognese sono presenti tutte le principali compagnie di noleggio auto. In alternativa potrete raggiungere il centro città anche grazie all’Aerobus, sicuramente il mezzo più veloce ed economico (€6.00 a tratta), per poi noleggiare l’auto a Bologna.
Piazza Maggiore ed i suoi Palazzi
Cominciamo con il cuore ed emblema di Bologna: Piazza Maggiore. Centro politico-religioso della città, fu anche piazza del mercato sin dal 1200, quando diverse città italiane cominciarono ad attrezzarsi di grandi spiazzi per adornarli con gli edifici più importanti. Tutt’oggi è costantemente animata dai bolognesi e dai visitatori curiosi.

Fu concepita proprio per rappresentare l’anima più viva della città. Qui sorgono il Palazzo Comunale, il Palazzo del Podestà, il Palazzo dei Banchi e la Basilica di San Petronio. Il Palazzo del Podestà è sicuramente il più antico tra gli edifici sulla Piazza, poiché risale al XIII secolo. Seguì subito la costruzione del Palazzo Re Enzo al suo fianco, per ampliare il primo. Il trecentesco Palazzo Comunale, oggi è sede del Municipio di Bologna, mentre il Palazzo dei Banchi fu eretto tra il 1412 ed il 1568 come facciata scenografica per camuffare le fatiscenti costruzioni precedenti. Il nome fa riferimento alle botteghe o “banchi” del cambio del XV e XVI secolo. Davanti Palazzo Re Enzo, su Piazza del Nettuno si erge l’omonima Fontana. Piazza Maggiore e la Fontana del Nettuno sono entrambe legate alla “scaramanzia” degli studenti bolognesi.
Nel caso della prima, è praticamente vietato attraversarla passando per il suo centro, ovvero il “crescentone” di granito rosa, ma si può soltanto fiancheggiarla. In alternativa si può dire addio alla laurea. La Fontana, invece, pare porti fortuna: con un doppio giro in senso antiorario intorno ad essa il giorno prima di un esame, il successo è assicurato.

Una curiosità: è stata smentita recentemente l’ipotesi che la “Piazza Grande” cui faceva riferimento Lucio Dalla nella sua celebre canzone fosse proprio Piazza Maggiore. Pare invece si trattasse della più piccina Piazza Cavour.
Iniziate qui la vostra passeggiata verso le altre attrazioni, magari passando attraverso i tanti portici che caratterizzano la città.
Portici e torri
Sin dal Medioevo simbolo della continuità delle relazioni sociali, i portici nacquero proprio per la presenza dell’Università ed il costante aumento della popolazione. Garantivano la possibilità di spostarsi senza tener conto di pioggia o sole cocente. Ed ancora oggi, oltre ad essere davvero belli, sono apprezzati per la loro utilità. Celebre il Portico di San Luca, realizzato nel 1667, che da Porta Saragozza conduce direttamente al barocco Santuario di San Luca sul Colle della Guardia. Con i suoi 4 chilometri è il più lungo in assoluto al mondo. 666 sono le sue arcate, come il numero della Bestia, e non è un caso. Il percorso verso l’alto rappresenta infatti una sorta di espiazione per i peccatori.

Passiamo alla Torri di Bologna. Un tempo più di cento, oggi ne rimangono soltanto una ventina. Avevano funzione militare di avvistamento e simboleggiavano il prestigio della famiglia che ne ordinava la costruzione. 98 metri e 498 gradini di fatica vi consentiranno di arrivare in cima alla famosissima Torre degli Asinelli, costruita dall’omonima famiglia. Il panorama su tutta Bologna è semplicemente superbo ed arriva fino al mare nei giorni più chiari. Ovviamente anche Goethe, che non manca mai all’appello, l’aveva esaltato. Al suo fianco, alta circa la metà, è la Torre Garisenda, non visitabile.

Una piccola chicca: la Bologna di un tempo era attraversata da canali, e, proprio come Venezia, aveva un porto fluviale. Oggi, numerosi tour della Bologna sotterranea vi faranno riscoprire quest’antica vocazione. Nel frattempo, buttate un occhio sul Canale delle Moline attraverso la Finestrella di via Piella.

Edifici di culto
Torniamo per un attimo a Piazza Maggiore. Prima abbiamo tralasciato volutamente la Basilica di San Petronio che, per quanto incompiuta, rappresenta una delle chiese più grandi d’Europa. Ultima opere gotica ad essere realizzata in Italia, fu iniziata nel 1390. Fu sede di importanti incoronazioni, nonché di alcune sessioni del Concilio di Trento. La sua importanza quindi è legata sicuramente al ruolo che ha avuto nella storia, ma anche al fatto di essere dedicata al Santo Patrono della città, che fu vescovo nel V secolo. Al suo interno, da notare la meridiana più lunga e l’organo più antico al mondo.

Per tutti questi motivi, il legame dei bolognesi con la Basilica è ben più forte che con la Cattedrale di San Pietro, rielaborata nei secoli con il gusto tipicamente barocco del 1600. Nella torre campanaria della Cattedrale c’è la campana più grande di tutta Bologna, detta la “Nonna” per la sua tenera età.

Vicina, su uno slargo di via Santo Stefano, è la Basilica di Santo Stefano, meglio nota come Complesso delle Sette Chiese. Nella piazzetta triangolare sono dislocati diversi edifici a formare un complesso romanico davvero interessante. I rimaneggiamenti negli anni hanno lasciato quattro delle sette chiese del progetto iniziale, che pare sia stato voluto proprio dal vescovo Petronio.

Ultimo, ma non meno importante, il Santuario di Santa Maria della Vita. A due passi da Piazza Maggiore potrete ammirare il gruppo scultoreo in terracotta “Compianto sul Cristo morto” di Niccolò Dell’Arca, collocato in una cappella laterale. Ingiustamente poco noto al grande pubblico, è in realtà un capolavoro del ‘400 per espressività e drammaticità con le sei figure plastiche straziate dal dolore davanti al Cristo giacente (biglietto d’ingresso €6.00).

Pinoteche e musei
Bologna è anche interessanti collezioni. La Pinacoteca Nazionale di Bologna raccoglie alcune delle opere più importanti dal XIII al XIX secolo, includendo Tintoretto, il Perugino e persino Raffaello. È suddivisa in due sedi: il Complesso di Sant’Ignazio e Palazzo Pepoli Campogrande (biglietto d’ingresso €6.00).
Davvero toccante è il Museo per la Memoria di Ustica: qui è esposto il relitto del DC9 che nel giugno del 1980 era partito da Bologna verso Palermo. L’aereo fu abbattuto in un’ancora poco chiara azione militare di intercettamento al largo dell’isola di Ustica, poco prima dell’atterraggio. 81 persone morirono nel silenzio generale: per ricordarle, nel museo è stata creata un’installazione di luci e specchi con alcuni loro oggetti personali (ingresso gratuito).

La cucina emiliana
Tortellini, ravioli, lasagne, passatelli, tagliatelle al ragù ed i migliori salumi del Belpaese abbinati a tigelle e gnocchi fritti. Ed ancora risotto con le rane, faraona, piccione e cotechino. Accompagnate il tutto con un ottimo bicchiere di lambrusco, mentre celebrate cantando un inno alla mortadella ed al parmigiano reggiano. Chiudete il tutto con una zuppa inglese, una torta di riso o una torta di tagliatelline. Metterete inevitabilmente a dura prova il vostro colesterolo, ma quando ne vale la pena, si corre il rischio. Tornati a casa, vi ingozzerete di insalatine.

Dintorni on the road
Per il nostro tour dei dintorni, vogliamo cominciare da qualcosa di “leggero”. A circa 50 km da Bologna, si trovano Modena e Maranello. Qui, collegati da un servizio navetta, si trovano il Museo Enzo Ferrari ed il Museo Ferrari. Il primo racconta, attraverso storia e tecnologia, la vita lunga 90 anni del Patron della casa automobilistica ed i suoi trionfi da pilota e da costruttore. È davvero uno spettacolo coinvolgente, anche per i non appassionati. A Maranello, invece, vi destreggerete tra i modelli leggendari della celebre auto da corsa e delle vetture su strada, attraverso la storia dei campionati di Formula 1 più memorabili.

Spostiamoci a Dozza o, come molti lo conoscono, il “borgo dipinto”, uno dei cento più belli d’Italia. Soltanto 40 minuti d’auto vi separano da una vera galleria a cielo aperto, con circa 100 opere realizzate da grandi nomi dell’arte contemporanea. Medievale e modernità che si mescolano sui muri delle case del borgo, per donarvi una reale emozione. All’interno della Rocca Sforzesca, che è visitabile, sono conservati anche i bozzetti delle opere su muro. Visitando Dozza tra maggio e settembre, potrete godervi anche la Festa del Vino.
Brisighella è un antico borgo medievale e termale che poggia su tre colli. Qui sono assolutamente da visitare la Rocca Manfrediana del XIV secolo, il Santuario del Monticino e la Torre dell’Orologio. Non mancate neanche una passeggiata nell’antica Via del Borgo, o Via degli Asini, un’antica via coperta con caratteristiche finestre ad arco, quasi a rassomigliare un portico bolognese, ma con funzioni difensive.

30 km e vi ritroverete a Monteveglio, incantevole borgo fortificato dove si erge la bellissima Abbazia di Santa Maria Assunta, edificata addirittura nel 1092. Altrettanto antico è il Castello, attraverso cui si accede al borgo.
I dintorni del Bolognese non sono rappresentati esclusivamente dai piccoli borghi. Tra i centri di maggiore rilevanza, vi suggeriamo Ferrara, a 50 km dal capoluogo emiliano.
Fu tra le signorie che contribuirono maggiormente alla crescita culturale del Rinascimento italiano. Dimora degli Este, in tre secoli riuscì a fiorire come uno dei centri artistici di maggior prestigio, oggi dichiarato Patrimonio UNESCO. Il suo simbolo è senza alcun dubbio il possente Castello Estense, costruito nel 1385. Inizialmente fortezza militare, poi reggia signorile dei duchi sin dal 1476, che lo scelsero in luogo del Palazzo Municipale, altro magnifico esempio dell’architettura estense.

Anche la Cattedrale di San Giorgio è un capolavoro romanico-gotico che merita la vostra attenzione. Ammirate il Palazzo dei Diamanti, particolare sede della Pinacoteca Nazionale con i suoi 8.500 blocchi di marmo a punta di diamante.
Ma Ferrara è nota anche come “la città delle biciclette”. Lasciatevi trascinare da questa mania per un giro in bici sulle mura medievali e rinascimentali, un percorso lungo 9 chilometri che rigenererà corpo e spirito.
Da qui sono piuttosto vicine le Valli di Comacchio (55 km circa). Parte dell’incantevole paesaggio del Parco Regionale Delta del Po, forse ne rappresentano la zona di maggiore attrattiva. Le Valli costituiscono il più grande complesso di zone umide salmastre di tutta Italia. Grazie ad un’escursione in barca, in bici o a piedi potrete entrare in contatto con un ecosistema unico. Tra “Casoni”, oasi, saline ed acqua a perdita d’occhio non è difficile avvistare un fenicottero o scoprire come vengono pescate le anguille con il “lavoriero”.

Adesso siamo proprio sicuri di aver stimolato la vostra curiosità ed il vostro appetito!