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Il Magazine del viaggiatore
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Luca De Giglio una decina di anni fa ha detto basta alla sua tranquilla vita nella provincia veneta ed ha cominciato a viaggiare per il mondo. Da allora non si è più fermato ed ha fatto del suo continuo vagabondare una filosofia di vita, raccontando ogni sua tappa nel blog www.tripluca.com.

Dieci anni fa Luca decideva con un amico di volare in Australia per trovare nuovi stimoli alla routine quotidiana. Poi Bali, la Spagna, Praga, senza più fermarsi e decidendo di soggiornare di volta in volta nei posti visitati, per brevi o lunghi periodi. Lo intervistiamo poco tempo dopo il suo rientro in Italia dalla Bulgaria.

1. Ciao Luca. Cominciamo con la domanda di rito: come nasce la tua passione per i viaggi?

Quando ero bambino mia madre ci portò a vedere una mostra di diapositive di un tipo che aveva preso la Transiberiana o qualcosa del genere. Credo di ricordare che mia madre disse che un giorno l’avrebbe voluta fare assieme a noi.
Mi rimase la sensazione di una porta che si apriva e mi faceva intravedere un mondo al quale non avevo pensato mai. E che bastava andarci.
Mia madre non fece mai quel viaggio e quando lo stavo per fare io, ero già a Shanghai e stavo organizzandomi, venne a mancare.
Tornai in Italia in tutta fretta in aereo. Quel viaggio per qualche motivo non s’ha da fare.

2. In base a cosa stabilisci di volta in volta la tua destinazione e la durata dei tuoi soggiorni?

Eliminate le mete troppo costose, in base a come ho voglia di vivere.
Ultimamente sto via dei mesi stabilendomi in un posto che fa da base.

3. Come ti organizzi prima di partire? Quali consigli puoi dare ai nostri lettori per trovare i biglietti aerei più economici?

Non mi organizzo per nulla. Ormai è tutto così facile che basta letteralmente prendere un aereo, avere il passaporto e dei soldi.
Per i biglietti economici cerco direttamente nei siti delle compagnie aeree, perché cerco sempre biglietti con rientro a tre o sei mesi e non é facile trovarli negli aggregatori. Comunque un salto su qualche aggregatore lo faccio sempre.

4. Molti si chiederanno dove trovi i soldi e come fai a livello lavorativo per condurre la tua vita in giro per il mondo. Ci sveli il segreto?

Con le prenotazioni di appartamenti turistici sul web. Realizzo questo genere di siti dal 2001. E’ un lavoro che ho creato con il preciso scopo di essere libero da vincoli fisici, cioè che si possa gestire viaggiando. L’ho messo in piedi senza finanziamenti. Solo l’idea iniziale e tanta voglia di non tornare in  ufficio.

5. C’è un posto in particolare dove ti sei sentito subito a casa?

Mi sento bene dappertutto. Quella sensazione di casa alla quale ti riferisci la puoi avere solo a casa, nel posto dove torni dai tuoi viaggi, per cui non è replicabile. Il viaggiare la rende semplicemente migliore, come la mitica tazza di cioccolata al rientro da una camminata in mezzo alle nevi.
Ci sono dei luoghi dove mi posso fermare per vari mesi e sentirmi stabile. Tra tutti Bali, la Bali non turistica, dove bene o male resistono all’appiattimento culturale consumistico al quale si assiste nel resto del mondo.

6. Ti è mai successo di pensare: ma chi me l’ha fatto fare?

Se mi fossi chiesto “ma chi te l’ha  fatto fare?” mi sarei dovuto rispondere “me lo sono fatto fare io” e sarei andato in un loop pericoloso :).
Il  “ma chi te l’ha  fatto fare?” funziona quando per raggiungere un obiettivo durante il percorso hai degli intoppi. Sei a metá strada, soffri e ti chiedi  “ma chi te l’ha  fatto fare?”.
Ma nel viaggio come lo intendo io, arrivi subito alla meta, appena sali in aereo, sei già arrivato. La meta è essere in viaggio, non andare da qualche parte.
Detto questo, non mi sono mai capitate tragedie per cui non mi posso lamentare.

7. Quale destinazione consiglieresti a chi vuole partire in questo periodo per una meta lontana? E chi invece vuole rimanere in Europa?

Il viaggio é come l’amore. Ognuno si deve innamorare della persona giusta.
E’ come se mi stessi chiedendo “Quale donna consiglieresti a chi vuole innamorarsi in questo periodo per una storia d’amore lontana? E chi invece vuole rimanere in Europa?”
In realtà la domanda l’ho capita e ti posso solo rispondere che dipende dalla persona, dal budget, da cosa le piace, quanto tempo ha eccetera…se ti dicessi “va in Antanistan” e 10 persone seguono il consiglio, 2 lo odierebbero, 4 lo amerebbero e gli altri 4 diranno che era così così.
Consigliare un Paese a una persona che non conosci è come prescrivere delle medicine a caso.

8. Dove t’immagini fra 10 anni?

A fare viaggi di due/tre mesi per ricercare cose interessanti e scriverne.

Apprezzate la scelta di vita di Luca?


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