Si sa: il clima è un’importante discriminante nella scelta della prossima meta di viaggio. Del resto, un monsone del Sud-Est asiatico potrebbe mettere a repentaglio la riuscita della tua vacanza… perché rischiare? Meglio prenotare il biglietto aereo giusto al momento giusto.
Asia: evita a tutti i costi la pioggia!
Capitolo Cina e Giappone: meglio scegliere le stagioni di mezzo. Autunno e primavera regalano pomeriggi freschi e temperature accettabili. Il termometro non fa registrare particolari picchi al ribasso o al rialzo, discorso diverso se il tuo viaggio prevede la visita ad una destinazione in alta quota.
Indonesia. A differenza degli altri paesi affetti dal monsone, meglio partire in estate (da giugno a settembre): i mesi successivi sono caratterizzati da piogge scroscianti.
America meridionale ed Australia: il mondo a ritroso
Santiago del Cile, quindici di agosto: in bermuda e t-shirt t’incammini per le strade del centro, quando ti rendi conto che non hai scelto l’abbigliamento consono… Ebbene sì: come ben saprai, al di sotto dell’equatore le stagioni sono invertite, qualcosa che i turisti più distratti tendono a dimenticare. Ebbene: raggiungere questi paesi è possibile tutto l’anno, basta ricordare che le stagioni sono invertite. Quale migliore occasione per concedersi una vacanza balneare tra novembre e marzo in Patagonia? Resisteresti all’idea di trascorrere il Natale sulle meravigliose spiagge di Copacabana?
L’inversione delle stagioni è un fenomeno che, ovviamente, interessa anche l’Australia ed il Sudafrica. Gli amanti della soffice e bianca neve possono raggiungere questi paesi nel normale periodo estivo europeo.
Stati Uniti e Canada: perché non in autunno?
Per quanto riguarda il Canada, il momento giusto per partire è sicuramente a cavallo tra i mesi di ottobre e novembre, in cui si può godere appieno dei suoi splendidi panorami. Se l’autunno si tinge di malinconia in Europa, trae nuova linfa vitale nell’America Settentrionale.
Caraibi: occhio ai cicloni!
Amante delle previsioni del tempo? Di certo non ti sei fatto sfuggire i 30°C che caratterizzano i Caraibi durante l’inverno europeo: ciò spiega la partenza in massa dei turisti nostrani a cavallo tra novembre e marzo.
In generale i Caraibi sono una meta accessibile quasi ogni periodo dell’anno. Quasi. In estate a dominare la scena sono i cicloni, che portano vento e pioggia a Guadalupe, Martinica ed in qualsiasi altra zona turistica. È per questo motivo che molti esercizi turistici chiudono i battenti in questo periodo: come sempre, meglio partire informati.
Hai già dovuto dire addio ad un viaggio a causa delle condizioni climatiche avverse?