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Il Magazine del viaggiatore
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Già, nuove in tutti i sensi: stiamo parlando delle nuove destinazioni a difesa della natura, che si fanno sempre più largo nell’ambito del turismo verde mondiale. E mentre si premiano con importanti riconoscimenti le destinazioni mediorientali, anche l’Africa e le isole caraibiche si difendono al meglio. Scopriamo insieme le ultime frontiere del viaggio a tutela della natura!

 
 

Nuovi mercati

I paesi con un’economia in fase di sviluppo vantano solitamente paesaggi incontaminati, non ancora raggiunti dalla macchina del turismo, con la sua pesante mole di servizi e le tonnellate di cemento che ne derivano. Ecco che, nel momento in cui il mercato turistico si scopre sempre più sensibile riguardo la tutela dell’ambiente, a trarne giovamento sono proprio quelle mete che vantano distese vergini, beni da promuovere e da rispettare. Ma quali sono queste nuove mete, che si affacciano con prepotenza nel mondo dell’ecoturismo? Eccole svelate.

Giordania

Il Monastero di Petra in Giordania

Se il Guardian e l’Observer premiano il paese, assegnandogli il “Best Ethical Travel Award“, uno dei riconoscimenti più importanti, nell’ambito dell’ecoturismo, significa che ci troviamo di fronte ad una destinazione di viaggio che merita una certa attenzione. La promozione di una forma di turismo che sostenga le popolazioni locali, mobilitandosi, al contempo, a salvaguardare la natura, non è certo cosa facile, sebbene si tratti proprio della motivazione che è valsa la premiazione allo stato mediorientale. Il turismo come mezzo a tutela dei territori nazionali protetti: standard etico davvero esemplare. Babilonesi, romani, arabi e turchi: tante le popolazioni che sono transitate di qui, ingente il fardello storico che la Giordania porta con sé, una destinazione di viaggio, che si ritaglia una spazio sempre più importante.

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Libano

Il Libano decide di puntare fermamente sull'ecoturismo

Se anche il Libano da il via a progetti di promozione dell’ecoturismo, significa che ci troviamo di fronte ad una regione geografica che crede ed investe con giudizio in questa nuova forma di turismo. Stavolta però, c’è lo zampino dell’Italia, che ha finanziato il progetto di protezione della biodiversità di Jabal Moussa, nella zona Est del paese, lungo il confine con la Siria. La zona interessata si presenta a maggioranza cristiana e da luogo a lunghi sentieri naturali, dov’è possibile praticare hicking, escursioni e tante altre attività a diretto contatto con la natura. L’area, di una bellezza rara ed incontaminata, si presenta come il territorio ideale per la nascita di una forma di turismo sostenibile, motore “bio” della rinascita economica del paese. Impianti sciistici, chilometri di costa e centri storici completano l’offerta di un paese, che si presenta come la meta di viaggio perfetta 365 giorni l’anno.

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Niger

La salvaguardia delle giraffe, quale spunto per una forma di turismo sostenibile

Il paese dell’Africa Occidentale non ha sbocchi sul mare, ma poco importa: ci troviamo di fronte ad una destinazione di viaggio, che vanta enormi distese di verde e che ha deciso di farne un’importante risorsa al fine di contrastare l’ancor diffuso fenomeno del bracconaggio. A patirne le conseguenze sono le giraffe camelopardalis peralta, una sottospecie che vive nella zona Sud-Ovest del paese, pochi chilometri ad Est della capitale, Niamey. Le giraffe in questione popolano la savana di Kouré, un habitat piuttosto ristretto, se si considera che si tratta di un’area in co-abitazione con quasi 100.000 persone e che si estende per appena 42 km quadrati. La soluzione? L’ecoturismo! La popolazione locale rispetta e tutela le giraffe, limitando il disboscamento e difendendole dai bracconieri, i turisti, dal loro canto, sono attratti dalla possibilità di poterne avvistare alcuni esemplari a breve distanza dai villaggi. Le escursioni lungo le radure che si estendono a perdita d’occhio, completano l’offerta di una destinazione di viaggio sempre più popolare.

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Repubblica Dominicana

Non solo spiagge: l'incanto di una natura da promuovere e tutelare

Sole caldo, certo, acque cristalline, indubbiamente, spiagge dorate, lo sappiamo: ma la Repubblica Dominicana non è soltanto il paradiso degli amanti del bagnasciuga. Le cascate Jima o quelle di Blanco, la foresta pluviale di Quita Espuela, le riserve naturali, i laghi ed i tanti percorsi che ben si prestano alle escursioni dei turisti più avventurosi, hanno convinto alcuni enti locali a promuovere una forma di turismo che non conosce ancora, nel paese, la sua massima espressione: il turismo rurale. Il sito Turismoruraldominicana, mette a disposizione degli interessati, una serie di percorsi alternativi per chi giunge nello stato caraibico e vuole concedersi una vacanza diversa, dalla solita settimana in riva al mare. Non manca la scelta di soluzioni d’alloggio che tengano conto della salvaguardia ambientale.

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Gli avventurieri, i backpackers ed i couch surfer sono avvisati: se amate la natura e siete animati da uno spirito d’avventura, vi trovate di fronte alle destinazioni giuste per il vostro prossimo viaggio!

Foto di: abauer, doc_, truebadour, zatrokz, rosu. Da: sxc.


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