L’Unione Europea ha disciplinato l’uso dei criticati body scanner ai controlli di sicurezza degli aeroporti del vecchio continente, con uno scopo ben preciso: sventare la minaccia di attentati terroristici. Questo sistema, al centro di innumerevoli dibattiti in merito alla privacy ed alla salute dei viaggiatori, è già in corso di attuazione nei principali aeroporti degli Stati Uniti.
Favorevoli o contrari?
Gli ultimi anni dei trasporti aerei sono stati caratterizzati dal sacrificio della libertà e dei diritti individuali, in nome della sicurezza comune, un tema che, di fatto, ha generato fiumi d’inchiostro e posizioni discordanti.
Le argomentazioni di chi è a favore appaiono impeccabili: tali misure sono necessarie, in quanto è necessario garantire la sicurezza. Del resto le minacce possono nascondersi ovunque… E quindi il controllo elevato alla massima potenza si rivela l’unica forma atta a garantire la sicurezza comune, anche a scapito della privacy e della salute.
Chi si schiera contro parla di costi eccessivi, per una misura di sicurezza che rasenta i limiti dell’assurdo. Una paranoia infondata: del resto, chi non ha nulla da perdere, tenterà in ogni modo di aggirare i controlli, a discapito di chi si sottoporrà agli stessi controlli senza nulla da nascondere, per un viaggio di lavoro, per le vacanze, per un fine settimana all’estero.
I problemi connessi
I body scanner sparano raggi sul corpo dei viaggiatori, mettendo a serio rischio la loro salute. Oltre a ciò, c’è da ricordare che tali attrezzature forniscono immagini di “nudo”, fatto che si pone come principale punto di attacco alla privacy.
Per queste ragioni, almeno per ora, vige la regola che il viaggiatore può rifiutare di sottoporsi a questo tipo di controllo, optando per il sistema classico. Inoltre, gli stati membri non sono obbligati all’utilizzo dei body scanner: chi deciderà di usarli da qui in avanti, dovrà seguire le normative europee in merito.
La norma approvata dal Parlamento Europeo vieta l’archiviazione delle immagini e stabilisce una serie di misure volte a garantire (almeno per quanto possibile) i diritti dei viaggiatori, la creazione e necessaria applicazione di metodi alternativi, per tutti coloro che non vogliano sottoporsi ad un sistema di controllo che ancora oggi pare piuttosto aggressivo.
Chi lo usa in Europa?
Regno Unito ed Olanda fanno già uso dei body scanner nella fase di controllo agli aeroporti, mentre Italia, Francia, Finlandia e Germania hanno già realizzato alcuni test in merito.
Altri paesi, come la Spagna, si erano astenuti dall’introduzione di questi meccanismi fino alla creazione di una normativa europea che ne regolasse modalità e tempi: ora che la normativa è in essere, è tempo di prendere delle decisioni in merito.
Che te ne pare di questa implementazione agli attuali sistemi di controllo? Futuro o semplice frutto del timore insensato? Fai sentire la tua voce!
Ciao Fabio!
Che dire, un articolo davvero interessante!
Grazie per aver condiviso con noi le ultime novità dal mondo dei viaggi: ti invitiamo a continuare a seguirci ed a partecipare assiduamente alle nostre attività.
Ti ringrazio nuovamente e ti auguro una buona serata!
Ciao Antonio,
Non so fino a quando sarà utilizzato visto che è in programma un nuovo metodo per fare il check-point
http://comeviaggiareinformati.it/viaggiare-informati/il-futuro-del-check-point-negli-aeroporti/
ciao Fabio