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Il Magazine del viaggiatore
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Luca è un venticinquenne lombardo che da qualche anno si è trasferito in Irlanda, dove gestisce con alcuni amici il blog ItalianiDublino. In questa intervista ci racconta della sua esperienza nell’isola di smeraldo e di tutto ciò che l’Irlanda ha da offrire ai visitatori e a coloro che hanno deciso di venire a viverci.

1. Buongiorno Luca. Innanzitutto vorremmo sapere cosa ti ha portato nella verde Irlanda: è il frutto di una scelta ponderata da tempo o il risultato di fortuite coincidenze?

Più che una scelta si è trattato di un colpo di fortuna, chiamiamolo un piacevole scherzo del destino. Mi è sempre piaciuto scrivere e mi è sempre piaciuta l’Irlanda. Per questo nel 2011 ho partecipato ad un concorso di narrativa a tema irlandese con un racconto breve scritto in un improvviso impeto d’ispirazione. Primo premio: uno stage di 1 mese nell’isola di smeraldo. Sono sbarcato a Dublino con una piccola valigia destinata a durare trenta giorni: cinque magliette, un paio di jeans, due camicie. A stage concluso ero pronto a tornarmene in Italia, ma l’opportunità di restare ha bussato alla porta e non me la potevo far sfuggire.

Penisola di Dingle, spiaggia (1)

 

2. Parliamo del tuo blog ItalianiDublino. Quando nasce? A chi si rivolge? Cosa si propone?

ItalianiDublino.com è un blog che nasce essenzialmente dalla passione e dall’amore per l’Irlanda del sottoscritto. È un blog giovane, nato nell’estate 2012, che si rivolge tanto alla comunità italiana residente in Irlanda quanto ai connazionali che intendono spostarsi in Irlanda per qualche motivo (lavoro, turismo, studio…) e sono assetati di informazioni e consigli. Nonostante il nome, su ItalianiDublino.com non si scrive solo di Dublino ma dell’Irlanda in generale, cercando di offrire un contenuto di qualità: interessante, informativo, divertente e di piacevole lettura. Inoltre mi fa piacere rispondere di persona ai messaggi sui social media (Facebook in particolare) e alle email per dare qualche consiglio a chi ha delle incertezze sul fatto di trasferirsi o meno in Irlanda. Ci sono passato anche io qualche tempo fa…

3. L’Irlanda presentava fino a qualche anno fa uno degli indici più alti in Europa per qualità della vita. La crisi ha cambiato le cose o il peggio è passato? L’Eire rimane ancora una buona destinazione per un giovane migrante italiano?

La “crisi”, o meglio la “recessione”, ha cambiato le cose. Al tempo stesso è vero che il peggio è passato e l’economia irlandese è in una fase di netta ripresa: la tendenza si è invertita e si guarda al futuro con ottimismo. In Italia invece pare che si respiri ancora un’aria di pessimismo ed oppressione, la disoccupazione continua ad aumentare (mentre in Irlanda diminuisce) e il lavoro in nero la fa ancora da padrone. Ci sarà un motivo se i giovani laureati lasciano l’Italia mentre l’Irlanda è un porto d’attracco per “cervelli in fuga” da tutto il mondo. Il giovane migrante italiano che arriva in Irlanda il più delle volte trova l’opportunità per un lavoro, ma chiaramente esigenze diverse richiedono capacità diverse. Se si cerca un “lavoretto” come lavapiatti necessario per mantenersi con un po’ di fortuna basta quello che viene definito “inglese scolastico”. Se però si vuole trovare un lavoro meglio retribuito che consenta di mettere da parte qualche soldo, è necessario riuscire a capire e a farsi capire in inglese.

4. A proposito, cosa consiglieresti ad un tuo coetaneo che sogna di trasferirsi in Irlanda?

Mi ricollego alla risposta precedente: imparare l’inglese. Studiarlo prima di partire, guardare film e telefilm in inglese (progressivamente eliminando i sottotitoli), possibilmente fare esercizio e “rompere il ghiaccio” con la lingua parlando con qualche amico straniero. Inoltre, lavorare sodo e dimostrare  fin da subito il proprio valore. Poco importa se si tratta di uno stage o di un contratto a tempo determinato, qui anche per i giovani l’opportunità di ottenere un buon lavoro e fare carriera è dietro l’angolo. Lo dico per esperienza personale: da stagista a manager il salto è breve, se meritato.

5. Puoi dirci quali sono, secondo te, i pregi e i difetti di Dublino?

Tra i pregi di Dublino il fatto di essere una grande città con un’anima ancora autentica, quasi bucolica. Talvolta sembra che i dublinesi non si siano nemmeno accorti di vivere in una delle capitali economiche d’Europa. Tra le cose da amare a Dublino senza dubbio meritano una menzione i parchi, gioielli verdi della capitale, e il panorama musicale, che nasce dalla strada (Grafton Street su tutte) e dai piccoli pub di periferia dove capita che la notte qualcuno ancora richieda silenzio assoluto per intonare una vecchia canzone.

Grafton Street, Dublino

 

Per quanto riguarda i difetti me ne vengono in mente tre: il traffico, l’afflusso immane di turisti (che può essere fastidioso per chi a Dublino ci vive) e… il costo della Guinness in centro (si arriva a più di 6€ a pinta)! Consiglio: per una buona birra ad un prezzo onesto puntate sui sopraccitati piccoli pub di periferia.

6. Dublino non è una città monumentale come altre capitali europee, ma rimane una delle destinazioni turistiche più amate soprattutto dai più giovani. Secondo te, quali sono i motivi di tale successo?

Non nascondiamolo: la Guinness è uno dei principali motivi del successo di Dublino come destinazione per i giovani viaggiatori! A parte questo, la vivacità della capitale con la ricchissima offerta di locali (dai pub alle discoteche), la sua mentalità aperta e multiculturale ed il fatto di essere il primo approdo per visitare i paesaggi meravigliosi dell’Irlanda.

Dublino

7. Un paio di posti poco noti dell’isola di smeraldo, fuori dai classici giri turistici, da suggerire ai nostri lettori che programmano di volare a Dublino questa estate?

I paesaggi della Penisola di Beara, a sud-ovest dell’Irlanda nella contea di Cork, sono meravigliosi e speso sottovalutati dai turisti, che si limitano al Ring of Kerry e alla penisola di Dingle.

Penisola di Dingle

Nell’estremità occidentale della penisola si può raggiungere Dursey Island, un lungo isolotto collegato alla terraferma attraverso una vecchia teleferica (la Dursey Island Cable Car) che attraversa un braccio di mare. Un’esperienza unica e non adatta a chi soffre di vertigini! Altra destinazione sottovalutata dai turisti è la città di Cork, a cui viene spesso preferita Galway per la sua vicinanza alle mete più ambite (Cliffs of Moher, isole Aran, Connemara).

Scogliere di Moher

Cork è un luogo tutto da scoprire, con diversi angoli meravigliosi visitabili in una sola giornata a piedi. La “città ribelle” ha un aspetto ed un’impronta più Irish di Dublino, un ambiente che per qualche motivo appare subito più rilassato ed accogliente. Non a caso gli abitanti di Cork definiscono la propria città la “vera capitale” d’Irlanda!

Cork

8. L’Irlanda è conosciuta per la sua incredibile natura. Quali luoghi consiglieresti per una gita fuori porta nei dintorni di Dublino?

Per una gita di una giornata intorno a Dublino il mio consiglio è prendere la DART in centro con destinazione Howth: incantevole porticciolo 20 minuti a nord della città. A Howth si possono gustare alcuni dei fish and chips migliori d’Irlanda, osservare le  foche che si affacciano dalle acque del molo, fotografare i colori vivaci dei pescherecci, e passeggiare lungo i sentieri fino al faro (scarpe da trekking consigliate, in quanto il tracciato può essere fangoso). Mi innamorai di Howth quando qualche anno fa, seduto sul molo, vidi il muso di una foca spuntare dall’acqua a qualche decina di metri da me.Provai, un po’ per scherzo ad attirare la sua attenzione fischiando, come se stessi richiamando il mio cane. La foca si immerse e pochi istanti dopo riemerse proprio davanti a me, guardandomi fisso con i suoi occhioni come a dire “mi cercavi?”. Magie d’Irlanda…

Howth

Avete mai visitato l’Irlanda? Quali sono i posti che avete amato di più?

Foto: Luca, l’intero album fotografico è reperibile sul profilo Facebook “Shadows of Ireland”.

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