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La Libia, un paese africano governato da despoti per decenni, devastato da numerosi tumulti nei mesi passati, eppure geloso custode di una storia millenaria, forziere dai numerosi tesori nascosti. Noi ci domandiamo: giusto raggiungerlo con i tempi che corrono?


La domanda che corre nelle menti dei viaggiatori suona più o meno così: dopo le immagini cruente in prima pagina ed i video toccanti nei telegiornali degli ultimi mesi, che ruolo avrà la Libia nel futuro del turismo? A differenza di Tunisia ed Egitto, qui si è reso necessario un lasso di tempo maggiore, tante le rivolte, ancor più il sangue versato, per assistere alla caduta di un governo opprimente. Certo, la strada per ricostruire la Libia è piuttosto lunga, ma siamo certi che nulla può fermare la risalita di un paese che ha scritto pagine importanti della storia.

Un paese a 360°

Sole, mare, spiagge meravigliose ed un ricco patrimonio culturale: cosa si può desiderare di più da una vacanza? Siamo certi che ci vorrà del tempo per rassicurare i viaggiatori occidentali circa la sicurezza del paese a seguito dei fatti che hanno coinvolto Gheddafi ed il suo regime. Ad ogni modo, il paese ha già dato il via a questo processo e si prepara a raccogliere nuovi investitori pronti a scommettere sulle enormi potenzialità turistiche.

Enormi, come le riserve di petrolio che, senza ombra di dubbio, continueranno ad attrarre l’interesse di Europa e America, al pari di altri investitori stranieri. Se a tutto ciò aggiungiamo le antiche rovine che danno un assaggio dei fasti del passato, ci accorgiamo che la Libia ha davvero tutto per recitare la parte del leone tra le mete di viaggio africane.

Accedervi: il grosso del problema

Da sempre, la Libia è uno dei paesi che presenta i maggiori ostacoli per gli stranieri che vogliono accedervi. Gheddafi ed il suo governo non hanno di certo contribuito a migliorare questa situazione, anzi: entrare nel paese era così difficile, che viene da pensare che gli stranieri ed i loro soldi non fossero i benvenuti in Libia.

Dal 1° ottobre 2011, i turisti italiani necessitano di un visto obbligatorio per entrare nel paese. Avrai inoltre bisogno di un passaporto in corso di validità, con una scadenza non inferiore ai 6 mesi e con una pagina intera libera dal momento in cui arrivi in territorio libico. Sembra essere caduto in desuetudine l’obbligo che imponeva l’adduzione di un timbro in lingua araba sul passaporto. Ad ogni modo, tali requisiti, come si evince dal sito “Viaggiare Sicuri”, sono da ritenersi del tutto provvisori: per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale dell’ente.

Situazione voli: Alitalia, dopo otto mesi di interruzione dei voli da e per la Libia, ha deciso di riprendere i voli per Tripoli a partire dal prossimo 2 novembre. E c’è una novità: il vettore trivolore ha inoltre informato che lancerà un nuovo collegamento, verso Bengasi, a partire dalle prime settimane del 2012.

I perché di un viaggio in Libia

Nei secoli, la Libia ha accolto e fatto tesoro di diverse culture, che si sono avvicendate su questo lembo di terra: Egizi, Greci, Romani, Cartaginesi, Arabi, Bizantini, Turchi e sì, persino Italiani. Ogni popolo ha lasciato una traccia indelebile del proprio passaggio.

Leptis Magna – Queste antiche rovine di matrice romana proiettano i visitatori nella notte dei tempo. Straordinariamente conservate, questa testimonianza del passato si presenta come un’attrazione di viaggio di assoluto interesse tanto per gli amanti dell’archeologia, quanto per ogni altro turista. Inabitate per più di 1500 anni, le Leptis Magna non hanno nulla da invidiare alle rovine romane presenti sul territorio europeo: archi, cancelli, fori, piazze del mercato, templi e bagni termali sono ancora intatti. Sei interessato? Si trovano a 130km ad Est di Tripoli.

Rovine libiche

Garamentes – Il deserto è spietato, certo, ma le tribù sahariane sono sopravvissute ad esso, imparando a convivere con sbalzi climatici senza pari nel mondo. Oggi è possibile visitare le grotte, le cui pareti sono state dipinte dalle prime tribù libiche, si ritiene, più di 12000 anni fa. Tanto i cacciatori quanto i nomadi usavano queste grotte per trovare riparo nelle situazioni difficili.

Qualora la Libia dovesse mettersi alle spalle i problemi che la stanno attanagliando in questi mesi, si candiderebbe seriamente a destinazione al top per i viaggiatori avventurosi. Gli hotel, al momento, lasciano piuttosto a desiderare, ma non è da escludere una fioritura di alberghi per ogni tipo di viaggiatore, qualora il governo, forte di un patrimonio storico-artistico inestimabile, decidesse di puntare forte sul turismo. Ultimo consiglio per chi intende raggiungere il paese: rispolvera le tue conoscenze dell’Arabo o quantomeno assicurati di avere con te in viaggio un frasario, essenziale per la comunicazione.

Cosa ne pensi della Libia come destinazione turistica? Ti piacerebbe visitarla?

Foto: rahuldlucca, Travcoa Travel / Flickr cc.

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