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Il Magazine del viaggiatore
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Italiani, popolo di gesticolatori: ti è mai capitato di ritrovarti all’estero e perderti tra le mille barriere linguistiche che si ergono man mano che ti ritrovi a dover chiedere un’indicazione o a presentarti a qualcuno che non parla la tua lingua? Per poi non parlare dell’imbarazzo creato da gesti così naturali per noi, così offensivi per qualcun altro… La consolazione? Succede a tutti, anche ai viaggiatori consumati.


Queste situazioni, che potremmo definire “Lost in translation”, possono capitare a tutti: ecco un articolo che nasce dalle esperienze di chi vi scrive e da interessanti nozioni trovate in rete. E tu: cos’hai imparato a non dire o non fare in determinate destinazioni in giro per il mondo?

Ho visto un aeroplano, era grande così!
Ho visto un aeroplano, era grande così!
  • Regola generale: evita di ragionare sul modo in cui il paese che stai visitando è governato, sulle sue leggi, anche se talvolta possono apparire fuori da ogni logica. Puoi non essere d’accordo, ma è meglio evitare discussioni inutili.
  • Thailandia. Mai mostrare la pianta dei piedi in pubblico, un gesto davvero irrispettoso.
  • Russia. Mai rifiutare una vodka: sarebbe davvero scortese. E allora: “Na zdorovje!”.
  • Andalusia. Siamo nel Sud della Spagna: non accettare margherite, rosmarino e qualsiasi altro mazzetto di fiori per strada. Gli zingari, talvolta, la spacciano per una benedizione, ma si tratta di un raggiro.
  • Asia. Nel presentarti a qualcuno, evita di tendere la mano: in molti paesi, specie in Corea e Giappone, il modo abituale di presentarsi è con l’inchino. Rischieresti di rimanere con la mano tesa…
    Attenzione ai gesti nei paesi asiatici, dove spesso e volentieri significano tutt'altro!
    Attenzione ai gesti nei paesi asiatici, dove spesso e volentieri significano tutt'altro!
  • Grecia. Attenzione alle risposte brevi: “No” potrebbe suonare come un “Ne”, che in terra ellenica corrisponde ad un sì. Stesso discorso per “Ok”, simile a “Ochi”, che sta per no. Facile confondersi
  • Spagna. Ti trovi in una situazione imbarazzante? Evita di farlo presente in Italiano o in Inglese: “Embarazada”, nei paesi di lingua spagnola, significa “incinta”. Immagina se a dirlo è un uomo…!
  • Cina. Evita di mettere alle strette il tuo interlocutore: un cinese difficilmente risponde di no, specie alle domande che prevedono una risposta secca.
  • Sri Lanka. Evita di dire “No” semplicemente scuotendo la testa da destra a sinistra e viceversa: qui significa l’esatto contrario. Allo stesso modo, un “Sì” scuotendo la testa dall’alto verso il basso, significa “No”.
  • Inghilterra. Attenzione al segno di vittoria, generalmente indicato con le mani, come ad indicare il numero 2: dall’altra parte della Manica risulta in un grave insulto, se il dorso della mano è rivolto verso l’interlocutore.

Ne conosci altri da aggiungere alla lista? Commenta l’articolo!

Foto: jinterwas, mikebaird, quinn.anya, tuppus / Flickr cc.

Attenzione ai gesti nei paesi asiatici, dove spesso e volentieri significano tutt’altro!


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