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  •   2 minuti di lettura

I numeri parlano chiaro: l’anno fiscale compreso tra marzo 2010 e marzo 2011 vede il sorpasso del vettore aereo irlandese alla compagnia di bandiera italiana, in quanto a passeggeri trasportati. Ad annunciarlo, un sorridente Michael O’Leary che, numeri alla mano, prenderà il largo in breve tempo, inversioni di rotte permettendo.


I numeri

23,3 milioni di passeggeri contro i 21,9 di Alitalia: numeri che non lasciano scampo a dubbi e che fanno di Ryanair la compagnia aerea che ha trasportato il maggior numero di passeggeri in Italia dal marzo 2010 al marzo scorso. C’è da dire però che i conti irlandesi non tengono in considerazione le tratte intercontinentali coperte dal vettore italiano (in quanto Ryanair vola soltanto sul continente europeo): rifacendo i calcoli, Alitalia sarebbe ancora prima, con 23,4 milioni di passeggeri trasportati nello stesso periodo.

L’amministratore delegato della compagnia aerea irlandese ci tiene a precisare che si tratta di un primato destinato a decadere a breve: la crescita di Ryanair è vertiginosa e presto il numero di persone trasportate si assesterà a quota 25 milioni. Davvero niente male.

AlitaliaForma e sostanza

Ma qual è la chiave del successo di Ryanair? Ci troviamo di fronte a due modi opposti d’intendere l’esperienza di volo: se il vettore irlandese dice “economico”, quello italiano risponde “griffato” e se la low cost ribatte “puntuale”, la compagnia di bandiera risponderà “snack gratuiti”.

Il modo di viaggiare è cambiato. La crisi e la corsa al rialzo inducono i viaggiatori a scegliere oculatamente la prossima meta di viaggio, l’hotel economico, la compagnia aerea giusta. Il tutto in funzione del portafogli. Ryanair è stato uno dei primi vettori a comprendere questa inversione di tendenza, ricoprendo così un nuovo ruolo nei cieli europei, andando a soddisfare le esigenze del viaggiatore 2.0. Benvenuti nel mondo dei voli a basso costo.

Il lato oscuro della forza

In fondo, chi se ne importa se le penali da pagare per chi “sgarra” sono salate? Basta armarsi di bilancia e righello, controllare che le valigie rispettino i limiti imposti, effettuare i check-in online per tempo, inserire le informazioni giuste sul sito della compagnia ed il gioco è fatto. Poco conta se lo stomaco brontola e dovrai pagare per quel sandwich che hai puntato sul carrellino degli snack; non ci si lamenta se le toilette non saranno più gratuite o se si pagherà per volare in piedi: sarà un po’ come viaggiare in autobus. Ma tra le nuvole. Divertente, in fondo.

Dal canto suo, la compagnia aerea di bandiera, vanto (un tempo) del made in Italy nei cieli di tutto il mondo, conserva un’idea romantica del viaggio, fatta di coccole e premure di avvenenti signorine, cibi deliziosi e la possibilità – rigorosamente gratuita – di sfogliare a bordo il quotidiano preferito: che sia giunto il momento di invertire la tendenza? Ai posteri – rima permettendo – l’ardua sentenza.

Voli economici

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Foto: Deanster1983, Alessio85, Kok Vermeulen / Flickr CC

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5 responses to “Ryanair supera Alitalia

  1. Scusate ma.. vi siete mai accorti che viaggiare con Ryanair ed Alitalia su tratte nazionali è praticamente equivalente?

    Alitalia ha eliminato gli snack (servono soltanto acqua, the o caffè americano) ed il giornale è raro che sia offerto.

    A questo punto proprio non capisco perchè dovrei spendere il 50%/100% per avere qualche piccolo particolare in più che in un volo di 1ora/1ora e mezza, sfugge letteralmente agli occhi distratti di un uomo d’affari impegnato in ben altro.

  2. Ciao Pino, grazie di essere passato.

    Hai perfettamente ragione a sottolineare questo punto, cruciale per l’argomento trattato: del resto, sarebbe anche ora che le regioni si convincessero del potere che hanno in mano, quanto meno per far valere le proprie ragioni e chiedere, a pieno titolo, un servizio che deve essere impeccabile.

    Grazie ancora del commento, continua a seguirci.

    Buona giornata!

  3. Si ma nessuno dice che le regioni pagano ryanair ? Solo dalla regione puglia a preso 18.milioni di euro provate a immaginare cosa prende dalle altre!!!!

  4. Ciao Marco!
    Innanzitutto, grazie di essere passato.
    L’inversione di tendenza non è necessariamente legata ad un abbassamento della qualità complessiva del viaggio.
    Come puoi evincere dall’articolo, non indichiamo Ryanair come modello da seguire, bensì come il primo vettore aereo ad aver carpito l’evoluzione del mercato aereo, con le sue nuove necessità, le sue nuove tendenze.

    Non si tratta di ledere il libero arbitrio: chiaramente ognuno può scegliere come viaggiare, ma è altrettanto chiaro che i passeggeri che vanno dal Punto A al Punto B pagando di più in nome della qualità del viaggio sono in diminuzione. Il dato non riguarda soltanto l’Italia: basti pensare che, ampliando la classifica al vecchio continente, Ryanair appare in forte ascesa, addirittura seconda, dietro le spalle della sola Lufthansa.

    …tra l’altro adoro il servizio a bordo della compagnia di bandiera! 😉

    Grazie ancora di essere passato, continua a seguirci!

  5. Alitalia….dovrebbe invertire la tendenza?? E perché mai?
    Fortuna che c’è….!! E’ giusto che ognuno di noi scelga come viaggiare?
    Tutte le auto portano dal punto A al punto B….è giusto che però si scelga se arrivarci….stretti e scomodi….o larghi e comodi.
    Non so se è chiaro il senso…..

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