Al centro dell’attenzione, ancora una volta, c’è la Ryanair: stavolta però non c’entrano le sensazionali offerte, né le innovazioni nel settore low cost. La compagnia aerea irlandese non avrebbe dichiarato al Fisco incassi per circa 350 milioni di euro. Si susseguono in questi giorni controlli da parte della Guardia di Finanza per chiarire la posizione della compagnia leader nel settore low cost europeo. Vediamo cosa è emerso finora.
Alghero, Bari, Bergamo, Bologna, Brindisi, Cagliari, Pescara, Pisa, Roma (Ciampino) e Trapani: sono le dieci basi presso le quali opera la Ryanair, oggetto di verifiche da parte degli organi di finanza, che stanno accertando in questi giorni la situazione fiscale del vettore irlandese.
La notizia
A finire sotto i riflettori è lo status dell’azienda che, secondo la GdF, sarebbe da ritenersi una “stabile organizzazione”: ciò renderebbe quantomeno anomala la posizione fiscale del gruppo, dal momento che gli altri vettori low cost presenti in Italia godono del medesimo status, pagando regolarmente i contributi al Fisco.
Già, anomala, perché sebbene il business generato da Ryanair impieghi circa 400 persone nel Bel Paese, tra piloti, assistenti di terra e di volo, la compagnia sostiene che non ci siano vincoli con il fisco italiano, in quanto gestita interamente sul territorio irlandese.
Voli nazionali
La tesi dei legali della compagnia aerea giustificherebbe solo in parte il mancato pagamento delle tasse: scavando negli accordi tra le varie nazioni in materia di voli, un’intesa stipulata tra i due stati nel ’71, pare confermare che i voli internazionali debbano essere tassati nella nazione d’origine della compagnia, in questo caso l’Irlanda. Ma come ci si comporta nel caso dei voli nazionali? La medesima convenzione stabilisce che debbano essere sottoposti al Fisco, ponendo ulteriori interrogativi sulla situazione attuale della compagnia.
Ryanair è leader in Europa nel settore a basso costo, grazie alle incredibili offerte che si susseguono ogni settimana e alle innovazioni che sanno di rivoluzione (non da ultima, la proposta di volare in piedi). La sua flotta che conta circa 200 aerei, raggiunge ben 26 paesi, per un totale di circa 150 destinazioni.
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